Mondo

In F1 e MotoGP acqua ai motori 

2 Ottobre 2022

Michela Corvetto

Destino comune per gli sport motoristici mondiali, che hanno sperimentato l’esperienza della pioggia sui circuiti dell’est asiatico. In F1 a Singapore, doppietta Ferrari sul podio ma solo alle spalle di Sergio Perez, che ha portato al successo la sua Red Bull nella domenica in cui Max Verstappen, settimo al traguardo di Marina Bay, non riesce a conquistare aritmeticamente il suo secondo titolo mondiale. Discorso solo rimandato a domenica 9 ottobre per il Gran Premio del Giappone. Perez precede Leclerc e Sainz, rischiando di vedersi negare la vittoria a tavolino. Investigato dopo la gara per “distanza non mantenuta” in regime di safety car, Perez è stato penalizzato di 5 secondi, conservando la vittoria grazie agli oltre 7 secondi di vantaggio su Leclerc. Il monegasco è stato sopravanzato al via da Perez e poi al pit stop ha frenato lungo perdendo quasi tre secondi. In questa stagione la Red Bull ha vinto 13 gare, 11  con Verstappen e 2 con Perez), mentre la Ferrari 4 (3 Leclerc, che ha collezionato 9 pole, e una volta Sainz.

Se i giochi in F1 sono largamente fatti, si accende il mondiale di MotoGP con Bagnaia che tallona Quartararo a soli 2 punti. In Thailandia, nella gara vinta da uno specialista della pioggia come Miguel Oliveira su Ktm, due Ducati sul podio, nell’ordine Jack Miller e Francesco Bagnaia, ma soprattutto il leader del mondiale Quartararo fuori dalla zona punti.  A tre gare dal termine e con 75 punti a disposizione, Bagnaia tallona il francese della Yamaha di due lunghezze, Aleix Espargaro con l’Aprilia insegue a -20; Enea Bastianini su Ducati Gresini a -39 e Jack Miller a -40. 

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