Il sesto tentativo è quello giusto: Bergamo è sul tetto d’Italia. Nell’edizione numero 29 del Torneo Nazionale di calcio dell’Ordine degli Ingegneri (32 squadre suddivise in 8 gironi da quattro), la Riviera Romagnola si tinge di nerazzurro. Come le maglie dei freschi scudettati. Che tra San Giovanni in Marignano e Cattolica (teatro delle finali), hanno sbaragliato la concorrenza attraverso un cammino di nervi saldi, passione, sacrificio e soprattutto freddezza dagli undici metri. Perché le tre gare decisive, contro Napoli, Roma e Ancona, si sono risolte tutte ai calci di rigore. Dopo aver estromesso Cagliari (1-0, rete di Marco Caseri) negli ottavi (qualificazione nel girone con L’Aquila, Catanzaro e Venezia), campani eliminati 6-4 dopo l’1-1 dei tempi regolamentari e supplementari (gol di Davide Fustinoni), capitolini con lo stesso punteggio dopo il 2-2 (Caseri, e Fustinoni) e marchigiani grazie ad un super Walter Flaccadori. Dopo che lo 0-0 non si era schiodato, ci ha pensato il portiere ad ipnotizzare i primi due rigoristi avversari mentre i compagni mettevano a segno un 4/4 dal dolce sapore del tricolore.
Gli undici della formazione-tipo: Walter Flaccadori; capitan Matteo Pezzotta, Sergio Maestroni, Marco Caseri, Mattia Facheris, Fabio Locatelli, Nicola Rotini, Simone Rondi, Alberto Beltrami, Davide Fustinoni, Filippo Giorgi. (A disposizione: Michele Giorgio, Angelo Ferrari, Simone Bonacina, Giuseppe Cartolano, Loris Doneda, Alfio Bisighini, Claudio Remondini). In finale il tecnico Fabrizio Carminati ha rimpiazzato gli squalificati Fabio Locatelli e Sergio Maestroni con Loris Doneda ed Angelo Ferrari.
La squadra dell’Ordine degli Ingegneri di Bergamo si è affermata nel torneo sulla riviera romagnola (credits: ordine degli ingegneri bergamo)
