La qualificazione della Nazionale italiana alla Final Four di Nations League non compensa l’esclusione dal Mondiale in Qatar, ma la squadra rimessa in campo dal ct Roberto Mancini ha ritrovato la sua identità, facendo il meglio o quasi che si potesse sperare in due partite difficili. Partite vinte contro Inghilterra alla maniera del trionfale campionato europeo del 2021, e a Budapest, con un secco 2-0 all’Ungheria, dove i protagonisti sono stati l’inesauribile Di Marco, esterno sinistro che ha infilato il gol numero 1.500 della storia azzurra, il rapinatore d’area Raspadori, ancora a segno dopo il gol decisivo con gli inglesi, ma soprattutto Donnarumma, autore di parate straordinarie quando i magiari, soprattutto nel finale, hanno sfruttato le ripartenze per attaccarne la porta. Anche nella seconda partita, decisiva per la promozione dell’Italia alla Final Four, Rafael Toloi ha rifatto parte della formazione rimanendo in campo tutto il tempo. Il difensore atalantino ha disputato una partita accorta, coprendo bene il settore destro arretrato, impedendo agli ungheresi di trovare varchi sul loro fronte sinistro. Il modulo scelto da Mancini, 3-5-2, ha messo sicuramente a suo agio Toloi, al quale sono riusciti i fondamentali interventi di anticipo. Il ct azzurro ha trovato nel capitano dell’Atalanta un elemento affidabile, capace di tamponare in più di un’occasione qualche palla di troppo persa a centrocampo nella ripresa. Mancini lo ha promosso in via definitiva accanto al centrale Bonucci. Gasperini si vede restituire così dal doppio impegno della Nazionale Italiana un giocatore ancora più convinto e maturo.
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