Ivan Juric si è presentato alla conferenza stampa della vigilia di Torino-Atalanta dando la sensazione di avere smaltito le scorie della sconfitta di Parigi e desideroso di vedere la squadra ripartire dal secondo tempo della gara con il Lecce. “Le motivazioni ci sono e non devono mai mancare, la partita con il PSG deve darci forza e convinzione, non bisogna farne una tragedia e si deve andare avanti” – dice l’allenatore, che però deve fare i conti con le assenze. Se De Ketelaere potrebbe dare segnali confortanti, non altrettanto può dirsi di Scalvini, destinato a rientrare con ogni probabilità dopo la prossima sosta di campionato. “Il suo infortunio mi brucia – ammette Juric – Ero molto contento di come aveva giocato con il Lecce, ora dovrà sfare fermo un paio di settimane”. Ederson ha ricominciato a correre e ad accelerare, si allena con la Primavera, ma non credo che torni disponibile prima della sosta. Kolasinac prosegue il lavoro individuale secondo la tabella di marcia prevista. Scamacca, invece, proverà a riprendere a correre alla ripresa degli allenamenti dopo la trasferta di Torino. Che potrebbe rivedere in campo Lookman. Il nigeriano ha giocato l’ultima partita con l’Atalanta lo scorso 25 maggio, ultima di campionato, da subentrato. “Lookman ha parlato con me, con lo staff e i compagni, che lo hanno accolto bene. Chiaro che non è al massimo, si è allenato da solo, ma nei pochi giorni che lo ha fatto in gruppo ha dato buoni segnali. Sappiamo quanto può contribuire alla qualità e incisività in attacco, ma sul suo impiego devo pensarci”. A Torino con i granata taglia il traguardo delle 400 presenze in tutte le competizioni con la maglia dell’Atalanta. “E’ un leader, fa parte di un gruppo di giocatori che da anni sono a Bergamo, che hanno la cultura del lavoro, legati all’Atalanta. De Roon è straimportante per noi”. Accanto al capitano, a Torino, favorito è l’ex milanista Musah, uno che in assenza di Ederson può aiutare molto nella fase di interdizione. “Mi è piaciuto a Parigi, lo aveva già visto bene quando è entrato con il Lecce, ha dimostrato di sapere attaccare gli spazi”. Senza Scamacca, il ruolo di punta centrale tocca a Krstovic. “A Parigi ha tenuto tanti palloni, può migliorare in zona gol” – dice di lui Juric, che nel giro delle sostituzioni o in alternativa al montenegrino pensa di utilizzare Maldini e poi anche Lookman. Il tecnico croato affronta i granata di Baroni da ex. “Penso di avere fatto un grande lavoro a Torino, ora la squadra dispone di tante soluzioni. A Roma, dove ha vinto, il Torino ha fatto una gara di grande attenzione. Sicuramente con noi mi aspetto che pressino di più”. Oltre allo stesso Juric, un altro ex granata è Zappacosta. “Nelle ultime due-tre settimane l’ho visto molto bene, è grande professionista, lo tengo in considerazione e arriverà suo momento”. Quanto alla sua esperienza a Bergamo, iniziata da metà luglio con il raduno, Juric sottolinea di avere ereditato l’ottimo lavoro precedente e di essere impegnato a creare qualcosa di personale. “Non vedo ancora tutte le cose che vorrei, ma è un modo di lavorare diverso rispetto a Verona e Torino. Con l’Atalanta è in corso un processo che dovrà portare grandi margini di miglioramento”. Le possibilità di vedere in campo Ahanor? “Non da subito, è un investimento a lungo termine, in allenamento ha cominciato ad entrare nel ritmo giusto, ma sicuramente con infortunio Scalvini si aprono spazi anche per lui”. Tra i 21 convocati alla fine non c’è De Ketelaere, mentre è stato aggregato Obric dalla U23.
Ivan Juric durante la conferenza stampa della vigilia di Torino-Atalanta (credits: atalanta.it)





