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Calcio 9 Novembre 2025di Federica Sorrentino

Juric ammette il passo indietro ma non riesce a spiegarlo

Ivan Juric si è mostrato visibilmente amareggiato nella conferenza stampa del post partita di Atalanta-Sassuolo, riconoscendo l’andamento altalenante della sua squadra e i dubbi e gli interrogativi che ne conseguono . “La responsabilità è dell’allenatore, nel bene e nel male – ha esordito il mister –. Quando la squadra fa prestazioni negative, come a Udine, è colpa dell’allenatore, che non ha preparato e non ha trasmesso. Mi disturba emotivamente vedere giocatori con una prestazione individuale di altissimo livello e che, dopo tre giorni, il livello si abbassa. Dove si gioca in campo aperto evidentemente possono dimostrare le loro caratteristiche e fanno molto meglio rispetto a quando si incontrano squadre che si chiudono”. Juric non riesce a spiegarsi come sia possibile una differenza così abissale di prestazione, sia a livello di squadra, sia individuale dei singoli giocatori. Proprio questa contro il Sassuolo, l’ultima partita prima della pausa di campionato che vedrà molti giocatori raggiungere le nazionali di riferimento, doveva rappresentare l’occasione di rilancio in campionato. “Quando giochi tante partite può capitare un po’ di tutto. Contro il Marsiglia è stata una grande soddisfazione vedere giocare i ragazzi così. C’è stata una grande botta di adrenalina. Oggi non abbiamo interpretato la partita come avremmo dovuto” – ha dichiarato. Dopo la sosta, l’Atalanta giocherà contro il Napoli il 22 novembre alle 20:45, e sarà fondamentale che tutti i giocatori tornino pronti. “I ragazzi adesso se ne vanno. Ne rimangono pochi e si cerca di allenarli bene, per quello che si può fare. La speranza è che i ragazzi che vanno nelle rispettive nazionali tornino carichi”. Dal punto di vista tecnico, è stato sottolineata la perdurante difficoltà in attacco: “Krstovic fa tante cose positive, ma non riesce a fare gol. Scamacca oggi ha avuto più di 30 minuti e ha tirato tanto in porta senza trovare la mira” ha affermato Juric. A partita conclusa, non sono mancati i fischi da parte dei tifosi. “La prestazione è stata da fischiare. Fino alla fine i tifosi hanno appoggiato molto la squadra e quando è finita hanno fischiato – ha sottolineato –. Sia io che i giocatori siamo d’accordo. Abbiamo fatto una prestazione non all’altezza”. Infine, parlando della società, Juric si è detto non preoccupato, aggiungendo che erano tutti molto entusiasti al termine della partita contro il Marsiglia. “Fai una partita del genere e ti dà una grande sicurezza e fiducia. Oggi un altro tipo di partita, interpretata male. Non ho ancora parlato con nessuno” ha concluso.

A seguire, ha parlato Lazar Samardzic, presente in campo per tutta la partita, prima nel reparto offensivo e poi in quello arretrato. Alla domanda su quali differenze ha riscontrato della squadra rispetto alla passata stagione, ha affermato: “Noi siamo sempre gli stessi. È cambiato solo l’allenatore. Sappiamo quanto siamo forti tutti”. Samardzic ha comunque sottolineato che adesso bisogna andare oltre e concentrarsi sui prossimi appuntamenti. “Bisogna alzare la testa e andare avanti” ha dichiarato, aggiungendo quanto sia fondamentale che durante la pausa tutti lavorino al meglio. Non ha mancato di esprimere rammarico e dispiacere per la prestazione vista in campo: “È difficile spiegare il crollo, perché dopo una vittoria come quella di Marsiglia, dove tutti abbiamo fatto una grande prestazione, si ha più fiducia per giocare bene. Oggi abbiamo sbagliato tanti passaggi e contrasti. Dobbiamo chiedere scusa ai tifosi”.