Sead Kolasinac era uno dei due giocatori atalantini in diffida prima di Atalanta-Juventus. L’altro, Hien, è rimasto in panchina ed è subentrato a Scalvini per uno scampolo di partita. Poco meno di un quarto d’ora in cui non è incorso in provvedimenti arbitrali e potrà essere schierato nel match di sabato 18 gennaio con il Napoli. Sarà lui il baluardo per tenere a bada Lukaku. Non è andata bene, invece, a Kolasinac, che ha disputato la solita partita da vero gladiatore, ancora una volta oltre la sufficienza. Il difensore bosniaco è stato ammonito poco prima della mezz’ora del secondo tempo, nel tentativo di fermare una ripartenza di Nico Gonzalez. La rincorsa e poi la spinta alle spalle dell’attaccante juventino ha fatto scattare il giallo. Gesto probabilmente evitabile, ma nella concitazione del gioco l’istinto ha prevalso. Nel dopo partita, Kolasinac si è detta dispiaciuto della squalifica che non gli permetterà di scendere in campo contro il Napoli, ma ha fatto capire di avere fiducia nei compagni e di essere orgoglioso di questa squadra, che – a suo avviso – ha sfoderato l’ennesima prestazione di grande livello. Si poteva vincere? “Siamo andati in svantaggio nei primi minuti del secondo tempo. E’ stato importante avere avuto la forza e la capacità di reagire e dopo avere pareggiato abbiamo costruito delle opportunità per segnare il 2-1 e volgere il risultato a nostro favore. Però il modo con cui abbiamo affrontato un avversario forte come la Juve ci dà ancora maggiore convinzione delle nostre possibilità di continuare a fare bene”. Kolasinac si è detto felice per il ritorno in campo di Mateo Retegui, che causa infortunio muscolare mancava dal 22 dicembre scorso. “E’ stato bello vederlo tornare a giocare e riprendere a segnare. Oggi ha dimostrato di essere un giocatore determinante che darà un grosso contributo alla squadra, come ha sempre fatto”.
Sead Kolasinac affrontato da McKennie (credits: atalanta.it)
