Tanta sostanza oltre alla forma. Nella prima vittoria stagionale dell’Atalanta uno dei migliori, anche se la sua prestazione a livello mediatico è stata oscurata dall’exploit di De Ketelaere, è stato Sead Kolasinac. Il 30enne bosniaco (di crescita e formazione tedesca) ha fatto il muro dietro, sradicando ogni pallone, anche con metodi spicci, ai vari Pinamonti, Defrel e Lauriente’, chiudendo ogni varco agli attaccanti del Sassuolo. Gettato nella mischia per necessità, per non rischiare Toloi convalescente dopo il risentimento al flessore, l’ex Schalke 04, Arsenal e Marsiglia ha risposto presente con una prestazione di carattere, grinta e anche tecnica. Impeccabile negli anticipi e nelle chiusure, puntuale anche nella manovra, con un paio di sortite in avanti. Difficile saltarlo fisicamente, difficile trovarlo in ritardo o in posizione sbagliata.
Lo stesso Gasperini lo ha elogiato in conferenza stampa sottolineando: “Kolasinac è un giocatore che ha personalità e qualità tecnica, si vede che ha giocato in grandi squadre e sta avendo più facilità ad inserirsi rispetto agli altri nuovi arrivati, è quello più pronto per giocare dall’inizio”.
Di fatto la difesa con il bosniaco ha trovato un quarto titolare, con questo giocatore esperto e duttile che può giocare anche da centrale all’occorrenza ma ha già dimostrato di essere una garanzia da terzo di sinistra. Arrivato a parametro zero è stato a tutti gli effetti un colpaccio di mercato: la sua esperienza internazionale si farà sentire nelle notti europee e nelle gare più calde, quando serviranno anche carattere e mentalità da combattente, da gladiatore.
Kolasinac in azione al Mapei Stadium (Ph: Alberto Mariani)