L’Atalanta, intenzionata a puntare ancora su Odilon Kossounou, sta lavorando per prorogare di altri dodici mesi il prestito oneroso dal Bayer Leverkusen. L’idea del club nerazzurro, che con la quasi qualificazione in Champions sta cominciando a programmare il prossimo mercato, sarebbe quella di trattenere il 24enne centrale ivoriano, ma senza investire 25 milioni, la cifra concordata per esercitare il diritto di riscatto, per un calciatore reduce da un gravissimo infortunio al tendine, con tanto di operazione chirurgica, e non ancora al meglio della condizione.
Come si è visto anche domenica a Monza, nel primo tempo, quando il numero 3 nerazzurro per due volte e’ crollato a terra, chiedendo inizialmente il cambio salvo poi ripensarci, fino all’intervallo, quando è stato sostituito da Toloi. “Kossounou non sta benissimo: è stato fermo per 3-4 mesi e non sta chiaramente bene, qualche acciacco lo ha. Ha avuto un infortunio molto lungo, non può essere al meglio. Anche la sua condizione non è ottimale, ma giocando migliora”, ha spiegato Gasperini. Aggiungendo poi una frase chiara: “Al meglio lo avremo all’inizio del prossimo campionato”. Il riferimento al prossimo campionato sembra prefigurare l’intenzione appunto di tenerlo ancora a Bergamo.
Lavorando con la dirigenza delle ‘Aspirine’, appunto, per prolungare il prestito oneroso per un’altra stagione, ad una cifra intorno ai 4-5 milioni, da scalare poi dal riscatto successivo che si abbasserebbe intorno ai 20/21 milioni. Attenzione anche all’ipotesi di una diversa trattativa con i tedeschi, magari inserendo giocatori in esubero o di rientro da altri prestiti, come El Bilal Toure’, reduce dal prestito in Bundesliga allo Stoccarda che sembra non intenzionato a riscattarlo, complice la mancata qualificazione alle prossime competizioni europee e i troppi infortuni dell’attaccante maliano.
Il difensore ivoriano Kossounou, penalizzato da un lungo infortunio, ha accumulato 15 presenze in campionato, ma con l’assenza di Hien è destinato ad essere titolare nel posticipo con la Roma (Ph: A. Mariani)