La Camminata Nerazzurra è tornata

Simone Fornoni |

Era la numero 14, roba da habité che fa parte del paesaggio, anche se qualche ignaro turista si chiedeva chi avesse vinto e cosa, per giustificare una muraglia umana del genere. Una fiumana di gente, seppur scaglionata alla partenza, per una volta libera, dalle 7.30 alle 9: una precauzione in più, laddove si sono contate troppe vittime. La voglia di riprendersi in mano la quotidianità, però, s’è fatta sentire eccome. Il record di partecipazione, al culmine del ponte del 2 giugno, non c’è stato. Anche se i 13 mila pacchi gara preparati lasciano pensare a un’aggiunta sostanziosa di ritardatari, iscrittisi last minute domenica mattina, visto che alla vigilia si era intorno ai diecimilacinquecento. La Camminata Nerazzurra è ufficialmente tornata a far parte del panorama di Bergamo, dopo ben due anni di sospensione causa misure e precauzioni anti-pandemiche nella terra più colpita dal virus.

Il Club Amici dell’Atalanta, forte di oltre duecento volontari al servizio del presidente Marino Lazzarini che l’ha organizzata lungo i consueti tre percorsi di 6, 10 e 17 chilometri da e per il Sentierone e tre differenti scollinamenti a Bergamo Alta, stavolta aveva sul cuore l’autografo e il nome di Gian Piero Gasperini, nume titolare del calcio di casa nostra. Una fastidiosa tracheite ha impedito al mister il contatto con la gente i cui sogni ha deciso di continuare ad alimentare, a dispetto della rivoluzione societaria e dell’esclusione dalle competizioni Uefa dopo il quinquennio d’oro. Ma è il gol della solidarietà ad aver varcato ancora la linea di porta, considerando che l’intero ricavato delle iscrizioni, 6 euro a persona, andrà come di consueto a favore di associazioni del terzo settore del territorio.

La Società in sé, causa impegni di lavoro soprattutto dell’amministratore delegato Luca Percassi, senza contare il presidente, il padre Antonio, ha mandato il direttore operativo Roberto Spagnolo per i saluti. Il co-chairman Stephen Pagliuca, comproprietario dei Boston Celtics, ha rinviato l’esordio con le grandi folle di tifosi perché al seguito della franchigia del folletto irlandese nelle finali Nba con i Golden State Warriors. La città e i tifosi, nondimeno, si sono fatti bastare la marea nerazzurra che ha colorato il mattino della prima domenica di giugno. Perché la vita e il recupero della socialità duramente colpita dall’emergenza sanitaria, non già il gioco del pallone, meritavano una degna celebrazione. Missione compiuta.

Undicimila i partecipanti alla manifestazione, tornata dopo due anni di stop (Ph: Alberto Mariani)

Photogallery Camminata Nerazzurra 2022 (Ph: Alberto Mariani)

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