Tre partite in 8 giorni, da sabato a sabato con Juventus, Brugge e Como nel mirino. Due gare in casa e la prima in trasferta, tre avversarie diverse tra loro e competizioni, la Serie A e la nuova formula campionato della Champions League, che in questo momento si equivalgono. La differenza? Una sola, sostanziale: in campionato ci sono 20 squadre e 38 partite in programma, l’Europa invece ti regala solo 8 gare a fronte di 36 squadre che partecipano. Quindi, oltre al fatto che (per fortuna) non incontri tutte le altre due volte (provate a pensare ad un altro incrocio con il Paris Saint Germain..) è fondamentale non sbagliare. Perché la gara di martedì con il Brugge a Bergamo, oltre che essere una rivincita, è anche la numero 2 di 8 (quindi saremo ad un quarto della competizione) mentre a Torino (5 su 38) e in casa con il Como (6 su 38) le proporzioni saranno decisamente diverse.
Ci sono questioni di merito e di opportunità. Il merito riguarda i tre punti in palio, sono da conquistare per rimettersi in carreggiata in Europa e fare un primo passo (triplo) verso quella fatidica quota 12 punti che dovrebbe garantire il passaggio del turno tra le prime 24 della competizione. L’opportunità è in realtà una valutazione al contrario, perché non si può pensare che siano meno pesanti i passaggi contro la Juventus (la Dea in trasferta non perde con i bianconeri da 7 anni..) e il Como, non foss’altro perché per giocare contro il Brugge al martedì bisogna costruirsi il cammino contro la Juventus e il Como al sabato (o la domenica, decide il calendario).
Dentro questo scenario, da capire come il turnover di Juric sarà applicato. Che verranno fatti dei cambi è fuori discussione, quanti e quali è da capire e in questo senso la conferenza di oggi a Zingonia aiuterà. L’infermeria dice che dietro non ci sono opzioni se non con qualche adattamento, che sulle fasce il discorso è simile ma meno d’emergenza e che in mezzo (4 uomini per 2 maglie) e davanti (6 uomini per 3 maglie) va tutto molto diversamente. E allora cambiamenti sì ma ragionati, perché martedì conta tanto ma i due sabati non sono e non dovranno mai essere considerati un semplice collegamento tra il venerdì di lavoro e la domenica in famiglia.
Ivan Juric torna a sfidare il connazionale Tudor dopo il Trofeo Bortolotti (Ph: A. Mariani)