L’Atalanta ci riprova. La finale di Coppa Italia (sarebbe la terza dell’era Gasperini) è a un passo, ma per arrivarci bisogna mettere a segno l’operazione rimonta. Il gol al passivo rimediato a Firenze è ampiamente recuperabile dalla squadra formato europeo che ha acceso le notti del Gewiss Stadium. L’Atalanta ha tutta l’intenzione di restare nelle tre competizioni e tornare a sfidare la Juventus nell’atto conclusivo del 15 maggio allo stadio olimpico capitolino. Gasperini dirigerà l’orchestra dalla tribuna, scontando il secondo turno di squalifica e lasciando la panchina al fido Gritti, auspicando di tornare a bordo campo per tentare la conquista della Coppa Italia. In casa Atalanta la situazione appare molto chiara in termini di disponibilità e scelte di formazione. Assenti Toloi e Holm, alle prese con i rispettivi infortuni muscolari, Scalvini si avvicina al rientro ma i tre papabili davanti a Carnesecchi sono Djimsiti, Hien e Kolasinac. Attesi al rientro da titolari De Roon a centrocampo, Zappacosta e Ruggeri sulle fasce, Koopmeimers sulla trequarti, Scamacca e Miranchuk in avanti. Il tecnico viola Italiano punta a ricomporre la coppia di centrocampo composta da Bonaventura e Mandragora, con Nico Gonzalez, Beltran e Kouamé alle spalle di Belotti.
Tullio Gritti chiamato a sostituire in panchina Gian Piero Gasperini, squalificato (credits: atalanta.it)