La Dea ha ripreso dimora sull’Olimpo e non sembra intenzionata discenderne. Un calcio spettacolare e dominante quello messo in campo contro la Sampdoria, battuta per 4-0 e letteralmente annichilita dalla squadra di Gasperini, che si gode lo spettacolo dalla tribuna scontando con il sorriso la squalifica, lasciando la panchina a Tullio Gritti. Succede che Malinovskyi si infortuna durante il riscaldamento e che Pasalic, chiamato a sostituirlo, segni il primo gol con un colpo di testa in tuffo che ricorda il Van Basten dei tempi migliori. Poi sale in cattedra Koopmeiners con un gol per tempo e infine mette la firma per il poker il russo Miranchuk, che non esulta (ed è intuibile il perché) ma si lascia abbracciare dai compagni di squadra. Per lui, al rientro, un gol e un assist. nIl 4-2-3-1 adottato nell’occasione permette agli esterni Hateboer e Zappacosta di volare e ai trequartisti di spaziare su tutto il fronte d’attacco, con Pasalic apparso più nove che falso nueve. Ritmo e intensità con oltre il 60% di possesso palla hanno fatto la differenza. Musso, se non fosse per una parata, resterebbe senza voto. La Juventus e il quarto posto sono a tre punti, e c’è da recuperare la partita casalinga con il Torino.
La cronaca
Alla fine Gasperini, che ha recuperato tutti i recuperabili, vale a dire Palomino, Miranchuk e Muriel, arrivando a schierare il difensore argentino che, in assenza degli squalificati Demiral e Djimsiti, fa coppia centrale con Toloi. Ma non aveva fatto i conti con l’imprevedibile. L’atteso Ruslan Malinovskyi, reduce dalla doppietta di Atene e pronto a ricevere la solidarietà del pubblico verso il popolo ucraino, si è fatto male durante il riscaldamento e ha lasciato il posto a Pasalic. Un cambio forzato che induce ad adottare il 4-2-3-1, con gli esterni Hateboer e Zappacosta abbassati sulla linea di difesa, ma pronti ad affondare lasciando De Roon in copertura. Sulla linea dei trequartisti giocano Koopmeiners, Pessina e Boga. Miranchuk e Muriel riassaggiano il campo dalla panchina, a cui deve rinunciare Malinovskyi. Doriani nella formazione annunciata con Sensi alle spalle di Caputo e Quagliarella e con Giovinco in panchina.
Il calcio d’inizio, dato come previsto con 5’ di ritardo, è una invocazione alla pace in Ucraina.
Appena si gioca, l’Atalanta imprime un ritmo forsennato e schiaccia la Samp nella sua metà campo. Prima conclusione dopo 5’ dal piede di De Roon che manda alto sulla traversa. Il gol arriva dopo 60 secondi per merito di Pasalic che anticipa Magnani e insacca raccogliendo di testa in tuffo il cross di Freuler, che aveva dato il via all’azione intercettando il pallone sulla trequarti. La spinta si invigorisce con il vantaggio e le azioni offensive, come vere e proprie folate, si moltiplicano. Dopo un tentativo di incursione di Quagliarella, fermato da Toloi, al 20’ arriva la conclusione di Hateboer potente ma a lato e prima della mezz’ora quella Boga, che anticipa di mezzo giro di lancetta il raddoppio firmato da Koopmeiners. Dinamica da manuale: Pessina raccoglie un lancio a metà campo e gira prontamente in avanti per Koopmeiners, spalancadogli un’autostrada verso la porta doriana, con Falcone superato dal rasoterra angolato, forte e preciso, dell’olandese. Al 35’ assist stretto di Pasalic per Pessina, sulla cui conclusione Falcone si accartoccia e pare. Un minuto dopo il portiere doriano appare battuto quando Pasalic, su cross di Hateboer, sale al settimo cielo e di testa sfiora il palo a porta spalancata. Al 39’ ci prova ancora De Roon da fuori area con pallone una spanna oltre la traversa.
A inizio ripresa Giampaolo avvicenda Sensi con Sabiri, Quagliarella con Rincon e Magnani con Yoshida. L’Atalanta riprende ad assediare l’area ligure e al 6’ Falcone deve allungarsi per deviare un tiro a giro di Boga. Musso entra in partita al 14’ respingendo un tiro di Caputo. Al quarto d’ora l’ingresso di Miranchuk al posto di Boga, con ovazione per il ritorno in campo del russo. Dopo un nuovo tentativo di Caputo, a chiudere il conto si pensa ancora Koopmeiners su assist sopraffino del russo. Giampaolo avvicenda Murru con Augello, ma le cose per i doriani non cambiano. Alla mezz’ora un cross di Pasalic attraversa l’area e si stampa sul palo. L’ultima mossa di Giampaolo è l’ingresso di Vieira per Ferrari. Poi una mezza tegola per il diffidato Toloi, ammonito per un banale intervento da tergo a centrocampo e costretto a rinunciare alla trasferta con la Roma. Al 38’ escono Pessina, Hateboer e Zappacosta per Pezzella, Maehle e Scalvini. Al 41’ c’è la firma di Miranchuk, che libera il sinistro e gonfia la rete sotto la Nord, che li attribuisce una ovazione mentre è stretto nell’abbraccio dei compagni. Finisce con l’ingresso in campo al 43’ del giovane Cittadini per Toloi, che precede la standing ovation degli oltre diecimila del Gewiss Stadium.
ATALANTA-SAMPDORIA 4-0
Atalanta (3-4-3): Musso 6 Hateboer 7.5 (38’ st Maehle sv) Toloi 7 (43’ st Cittadini sv) Palomino 7.5 Zappacosta 7 (38’ st Scalvini sv) De Roon 7 Freuler 7.5 Pessina 7.5 (38’ st Pezzella sv) Koopmeiners 8 Boga 7 (15’ st Miranchuk 7.5) Pasalic 7.5. A disposizione: Sportiello, Rossi, Mihaila, Muriel. All.: Gasperini.
Sampdoria (3-4-1-2): Falcone 5 Ferrari 5 (30’ st Vieira 5) Magnani 5 (1’ st Yoshida 5) Colley 5 Conti 4.5 Thorsby 5 Ekdal 5 Murru 5 (23’ st Augello 5) Sensi 5 (1’ st Sabiri 5) Quagliarella 4.5 (1’ st Rincon 4) Caputo 5. A disposizione: Audero, Ravaglia, Supriaha, Giovinco, Trimboli. All.: Giampaolo
Arbitro: Sozza 6. Assistenti: Bindoni e Longo. IV Uomo: Pezzuto. Var: Irrati AVar: Meli
Marcatori: pt 6’ Pasalic 29’ Koopmeiners; st 17’ Koopmeiners 41’ Miranchuk
Ammoniti: Ekdal, Thorsby, Toloi
Recupero: 0, 2
Nella foto: il primo dei due gol di Koopmeiners alla Sampdoria (Ph: Alberto Mariani)
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