Calcio

La difesa perde i pezzi e resta un rebus

6 Dicembre 2023

Eugenio Sorrentino

La domanda che serpeggia in vista della gara casalinga con il Milan è “con quale difesa l’Atalanta scenderà in campo?”. Perché va bene l’assenza di un giocatore, ma con tre certamente fuori su sei di ruolo, uno in dubbio, uno giovane e già affermato e un altro appena esordiente, le scelte rischiano di essere obbligate. E va pure bene e lodata la capacità di adattamento di chi la maglia la suda da diverse stagioni, ma ciò può solo significare la rinuncia all’apporto di giocatori di qualità e sostanza (leggasi De Roon) in posizioni strategiche per gli equilibri della squadra. Dunque, Berat Djimsiti ha riportato una lesione di primo grado al muscolo otturatore interno sinistro. Un muscolo accessorio, ma tale da provocare fastidio e danno maggiore se ulteriormente sollecitato. Ergo, il difensore albanese ha iniziato le terapie per il riassorbimento della lesione, sperando di essere pronto per il Christmas Match del 18 dicembre. Compagno di terapie è Gianluca Scamacca, altro grande assente. Proseguono il lavoro individuale Toloi, Palomino e Kolasinac. I primi due sicuramente ancora out, il bosniaco potrebbe farcela e il suo apporto risolverebbe, almeno parzialmente, i problemi di Gasperini. L’unico ad essere rientrato in gruppo è Zappacosta, la cui duttilità è una risorsa importante. A 72 ore dalla sfida con il Milan, i soli due giocatori disponibili in difesa sono Giorgio Scalvini e Giovanni Bonfanti, che ha esordito subentrando a Kolasinac nel finale di partita con il Napoli e vedendosela con Osimhen. Gasperini ha grande fiducia nei giovani, probabilmente vorrebbe promuoverli gradualmente e non gettarli nella mischia per necessità. Ma se lo spirito è quello giusto, anche dalle difficoltà oggettivamente enormi potrebbe scaturire una bella sorpresa. 

Giorgio Scalvini sarà chiamato ad essere perno difensivo contro il Milan (Ph: A. Mariani)