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Outdoor 29 Maggio 2025di Marco Enzo Venturini

La Ferrari in Spagna spera di cambiare gli equilibri

Siamo nella settimana successiva a Monte Carlo, a poco più di 600 km dal Principato e – volendo – a una manciata di passi dalla stessa costa affacciata sul Mar Mediterraneo. Eppure la Formula 1 sembra essere entrata in un altro mondo. Il motivo sta nel fatto che il Gran Premio di Spagna si tiene sul circuito di Montmelò, che probabilmente rispetto a quello estremamente anomalo di Monaco è sulla carta il più «convenzionale» del calendario. Ma l’altra grande ragione risiede nel fatto che proprio in terra catalana sarà operativa la nuova direttiva FIA che impedisce la flessione estrema delle ali anteriori delle monoposto. Uno dei punti di forza della McLaren, uno dei punti deboli della Ferrari in questo avvio di stagione. Motivo per cui tutti attendono di capire se gli equilibri presentati fin qui in pista nel corso del 2025 siano destinati a uno stravolgimento. O se, al contrario, alla prova dei fatti poco cambierà.

Resta il fatto che già a Monte Carlo la Ferrari aveva dato importanti segni di ripresa, e non solo grazie al secondo posto di Charles Leclerc alle spalle di un Lando Norris con cui aveva a lungo dato l’impressione di potersela giocare alla pari. Anche Lewis Hamilton, infatti, è parso a proprio agio per un intero fine settimana dalla prima volta da quando veste i colori del Cavallino. Ma non bisogna fare l’errore di dimenticare due protagonisti della Formula 1 odierna: Oscar Piastri, che resta il leader della classifica, e un certo Max Verstappen. Ossia colui che, a Montmelò, ha vinto consecutivamente gli ultimi tre Gran Premi.

Tutti temi caldissimi all’inizio del weekend, e che i vari piloti hanno affrontato senza giri di parole nelle loro prime dichiarazioni arrivate dall’autodromo che dista una manciata di km da Barcellona. Parola d’ordine, per ora, è prudenza: così da un lato Norris garantisce di non essere preoccupato dai nuovi vincoli aerodinamici richiesti dalla federazione, dall’altro Leclerc vola basso. «Rispetto a Monaco dobbiamo rivedere al ribasso le nostre aspettative, credo – è quanto affermato dal pilota Ferrari -. Siamo ancora nella stessa situazione di prima, e sarei piacevolmente sorpreso se dovessero arrivare prestazioni in linea con quelle della scorsa settimana. Più probabilmente torneremo alla normalità, cioè a faticare al sabato e ad andare meglio alla domenica. Un po’ come succede dall’inizio di questo campionato».

Se davvero le novità regolamentari non dovessero sparigliare le carte, è probabile che Leclerc abbia ragione. Montmelò è una pista caratterizzata da un lunghissimo rettilineo e da una serie di curve di media velocità, tutte contraddistinte da una carreggiata ampia e da vie di fuga estremamente sicure. Tutti elementi che hanno permesso al tracciato catalano di essere scelto per decenni dalla Formula 1 come luogo privilegiato per test di ogni genere e durata (almeno fino a quando non sono subentrate location più esotiche, come il Bahrain). Non solo: sin dal suo inserimento nel calendario ha praticamente sempre salutato la vittoria del team più forte in griglia, con un paio di eccezioni una delle quali particolarmente interessante.

Proprio qui arrivò infatti la prima vittoria in assoluto di Michael Schumacher al volante della Ferrari. Era il 1996, e il Kaiser già aveva iniziato ad attirare su di sé le prime critiche degli addetti ai lavori per un inizio di stagione non brillante, sebbene condizionato da una monoposto certamente non perfetta. Quasi scontato il paragone con Hamilton, che nel frattempo è arrivato a sei vittorie in carriera su questo circuito appaiando proprio il tedesco. Pista amica dei pluricampioni del mondo, insomma, anche se il 1996 fu caratterizzato da un nubifragio che quest’anno non dovrebbe ripetersi.

Spera invece di cogliere l’ennesima occasione di un riscatto personale il solito Leclerc, che nel 2022 raccolse a Montmelò una memorabile pole position e dominò la gara anche alla domenica fino a quando la rottura del motore Ferrari lo costrinse al ritiro e a regalare la vittoria a Verstappen: uno snodo che, secondo molti, rappresentò la prima tappa del declino che da allora non si è mai arrestato. Il desiderio di riprendersi quanto il destino gli ha tolto non manca, le condizioni per farlo vanno verificate. Novità regolamentari e soprattutto McLaren permettendo, ovviamente.

Charles Leclerc nel 2022 ottenne a Montmelò una memorabile pole position (credits: Scuderia Ferrari)