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Calcio 6 Giugno 2025di Eugenio Sorrentino

La panchina della Dea legata al Genoa 2008-09

Correva la stagione 2008/2009 e il Genoa, risorto dalle ceneri della C1, dov’era precipitato nel 2005, dopo una sola annata di assestamento nel massimo campionato veniva condotto in Europa da Gian Piero Gasperini. In quella squadra, trascinata dai gol di Diego Alberto Milito (che sarebbe diventato eroe del triplete con l’Inter di Mourinho) militavano Ivan Juric, Thiago Motta e Raffaele Palladino. Non solo. Ne facevano parte anche Francesco Modesto, ora allenatore dell’Atalanta Under 23, e il suo vice, il bergamasco Giuseppe Biava. In comune, la filosofia di gioco. Il modulo 3-4-2-1 (o 3-4-1-2 o 3-4-3) ha avuto certamente la sua enfasi all’Atalanta, ma è stato ugualmente produttivo laddove proprio Juric, Motta e Palladino lo hanno applicato. Chi dei tre fosse più adatto a prendere le redini della rosa atalantina è stato oggetto di lunga e approfondita riflessione da parte della dirigenza atalantina. La scelta di un allenatore non si basa esclusivamente sul dato squisitamente tattico, che è la condizione necessaria se si vuole dare continuità ad uno schema di gioco rodato, ma anche sulla sintonia che deve instaurarsi con l’organigramma tecnico, sull’apertura al confronto aperto e permanente con la dirigenza e sulla visione condivisa del progetto, in armonia con i calciatori. Dei tre ex giocatori del Genoa 2008/2009, oggi allenatori, Juric ha avuto due brevi collaborazioni da secondo di Gasperini, prima di iniziare la propria carriera alla guida della Primavera del Genoa nel 2013-2014 proprio quando il suo maestro era tornato sulla panchina rossoblù. Protagonista della promozione in A del Crotone nel 2016, Juric ha trovato l’ambiente ideale per esprimere le sue idee di gioco in una neopromossa in A, il Verona, che chiuse al nono posto nel 2019-2020 e la cui rosa era stata imbastito da Tony D’Amico, attuale direttore sportivo e braccio destro dell’amministratore delegato Luca Percassi. Il tecnico croato, 50 anni il prossimo 25 agosto (data che corrisponde all’indomani del via al prossimo campionato), è certamente quello che più di tutti è stato influenzato dall’impostazione di gioco adottata da Gasperini quand’egli interpretava il ruolo di coriaceo centrocampista. Una cosa è certa: il nuovo allenatore dell’Atalanta possiede un profilo in grado di combaciare perfettamente nella casella del mosaico allestito dalla famiglia Percassi e condiviso dal co-chairman Stephen Pagliuca.

Ivan Juric arriva sulla panchina dell’Atalanta (credits: SFC media – Southamptonfc.com)