Calcio

La vittoria al Maradona è il trionfo di Gasperini

30 Marzo 2024

Fabrizio Carcano

Era da due anni e mezzo che l’Atalanta non batteva il Napoli. L’ultimo successo un 3-2 all’allora San Paolo nel novembre 2021. Poi quattro sconfitte consecutive, tre a Bergamo e una lo scorso anno al Maradona. Dove stavolta la Dea ha imposto la sua legge, con la più rotonda delle vittorie.

“Siamo stati superiori al Napoli e abbiamo vinto bene la partita. Quando vinci 3-0 aNapoli, non puoi che essere soddisfatto. Fin dal primo tempo abbiamo creato tanto e tenuto bene la partita. Anche il Napoli ha creato, ma globalmente siamo stati superiori. Per noi questa vittoria è il modo migliore per iniziare un ciclo di 9 partite in 28 giorni, in cui si decide la sorte di campionato, Coppa Italia ed Europa League. Oggi abbiamo avuto una grande infusione di fiducia per le prossime. Se giochiamo così sul campo dei campioni d’Italia vuol dire che siamo una squadra di valore assoluto”, ha spiegato nelle varie interviste post partita un Gian Piero Gasperini che ha solo motivi per sorridere, tranne per gli infortuni muscolari di Scalvini e Zappacosta entrambi ko ai flessori (“Preoccupa più Scalvini di Zappacosta, domani vediamo come stanno”), e può guardare con concreta fiducia al rush finale su tre fronti. “Non ci tiriamo mai indietro di fronte a nessun traguardo. L’unico trofeo a cui possiamo ambire è la Coppa Italia. Siamo arrivati due volte in finale e non ci siamo riusciti, vedremo mercoledì. Per squadre come noi non ci sono altri trofei.”

Nerazzurri che nell’ultimo mese hanno alternato da titolari tutti i giocatori dell’organico, ad eccezione di Adopo e Toure’, ruotando di fatto venti giocatori nelle ultime sette partire.

“Abbiamo raggiunto un livello di efficienza importante con tutta la squadra: abbiamo la consapevolezza di avere un gruppo molto omogeneo e che possiamo alternare bene i giocatori nelle diverse competizioni e ottenere risultati. Anche quando manca qualcuno – ha rimarcato Gasperini – chi gioca fornisce un contributo importante. Dovendo giocare tanto, è nata questa capacità di ruotare perché così la squadra è sempre competitiva e può tenere bene il campo: abbiamo una bella chimica nello spogliatoio e tutta la rosa partecipa attivamente. Oggi, per esempio, ha giocato Hateboer che era da un po’ che non partiva titolare. In panchina avevo Toloi e Palomino che sono giocatori storici dell’Atalanta: il loro contributo e’ sempre alto sia in campo che fuori”.

Chiosa finale su Scamacca arrivato alla decima marcatura stagionale: “Ha avuto una crescita durante tutta la stagione, poi ha avuto qualche flessione e anche qualche infortunio ma è in doppia cifra. E’ un giocatore che ha già dato un contributo all’Atalanta. Se l’aspettativa è che faccia 30 gol, magari è eccessiva. Ha già fatto tanto e mi auguro che vada in Nazionale, ma noi siamo soddisfatti”, ha concluso Gasp.

Gian Piero Gasperini è tornato a vincere sul campo del Napoli (Ph: A. Mariani)