L’anno della Coppa in un libro di ricordi ed emozioni

Eugenio Sorrentino |

Quando vinci, vorresti festeggiare. Ma se la tua vittoria, quantunque di portata storica, viene soverchiata da un evento enormemente più grande, allora non resta che osservare ciò che le circostanze impongono. In questo riassunto potrebbe essere racchiuso quanto accadde in un arco temporale di poche ore, compreso tra la conquista della coppa Italia da parte dell’Atalanta, il 2 giugno 1963, e la morte del Pontefice bergamasco, Giovanni XXIII, il Papa buono, datata 3 giugno 1963. Quella coppa è rimasta l’unico trofeo, finora, nella storia dell’Atalanta. La vittoria per 3-1 ottenuta a San Siro contro il Torino, grazie a una tripletta di Angelo Domenghini da Lallio, non potè essere festeggiata a causa del lutto. E allora capita che la ricostruzione di quella vicenda sportiva gloriosa, affidata alla penna del giornalista Stefano Serpellini, altro non fa che intrecciare, mirabilmente e semplicemente, ricordi ed emozioni di chi ne è stato protagonista, ed è ancora tra noi, e chi l’ha vissuta da candido spettatore. Se n’è avuta riprova alla presentazione del libro “L’anno della Coppa”, nella Biblioteca sportiva “Nerio Marabini” a Seriate, dove lo scrittore si è circondato dei discendenti diretti di alcuni personaggi che hanno legato la vita all’Atalanta e che hanno contribuito a quell’impresa: Angelo Turani, figlio del presidente, senatore Daniele Turani, che sarebbe prematuramente scomparso nel 1964; Franco Tentorio, figlio di Luigi Tentorio, super dirigente dopo essere stato calciatore e ct della Nazionale italiana; e Carsten Nielsen, figlio del danese Flemming nella doppia veste di calciatore e giornalista. Gli assist di Paolo Marabini, padrone di una casa già diventata luogo di autentica cultura sportiva, e  la conduzione di Gigi Riva producono aneddoti che solo il tempo arresta. Perché si vorrebbe dire altro, cosa che ha fatto Pier Carlo Capozzi, chiamato a rinverdire la sua esperienza fanciullesca sui gradoni di uno stadio caldo e spartano. L’epica non tramonta e quando è bene raccontata, essa rivive e s’illumina come la patina dorata della copia in miniatura della Coppa Italia vinta nel 1963, estratta dalla bacheca del Centro Sportivo di Zingonia per celebrare un libro che merita gli onori delle teche.

Il tavolo dei relatori alla presentazione del libro “L’anno della Coppa” edito da Bolis

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