Cosa è accaduto a Merih Demiral nell’ultimo anno e mezzo? È una delle domande, per ora senza risposta, che i tifosi atalantini si fanno sull’anomala parabola del difensore turco, dal 2022 in calando fino a diventare quasi un corpo estraneo nella Dea. La sua seconda stagione a Bergamo è stata da comprimario, con un finale mesto: fuori contro il Monza per una lombalgia dell’ultima ora, ad anticipare un addio che sembra ormai scontato.
L’ex Sassuolo e Juventus ha concluso la sua deludente stagione in nerazzurro con appena 1524 minuti spalmati in 28 presenze, ma da gennaio ha giocato appena 431 minuti. In pratica poco più di quattro presenze da dopo i Mondiali, meno di tutti gli altri effettivi della rosa. Eppure appena un anno fa, in questi giorni, la Dea lo aveva riscattato dalla Juventus per 20 milioni nell’ultimo giorno disponibile, dopo aver atteso fino all’ultimo. Un segnale di quante perplessità ci fossero a Zingonia sul giocatore turco che eppure nel 2021 era considerato un vero crack, quasi come il suo predecessore Romero.
Titolare inamovibile, impeccabile nelle marcature e negli anticipi, all’occorrenza stoccatore in attacco con la rete all’Old Trafford contro il Manchester United e quella nella vittoria al Maradona a Napoli.
A soli 23 anni Demiral era il ministro della Difesa nerazzurra: poi da marzo o aprile del 2022 qualcosa si è incrinato, tanto che Gasperini non lo ha mai schierato titolare nelle ultime otto giornate di campionato preferendogli uno Scalvini allora poco più che debuttante.
La separazione lo scorso anno sembrava sicura, poi quel riscatto giunto a sorpresa e un rilancio che sembrava scritto. E in effetti Demiral fino a novembre, complice la sospensione di Palomino e i guai fisici di Djimsiti, un po’ aveva giocato, senza sfigurare. Poi da gennaio un eclissi totale, il turco è sparito e il 31 gennaio, nell’ultimo giorno di mercato, era dato vicinissimo all’Inter ai ferri corti con Skriniar e al Nottingham Forest, ma entrambe le trattative si sono incartate all’ultimo.
Così Demiral è rimasto, pur giocando pochissimo nonostante i vari infortuni di Palomino e nel finale di campionato Gasp gli ha preferito Okoli, decretandone di fatto la sua uscita dal progetto tecnico atalantino. Demiral ora cerca squadra, a 25 anni è ancora giovane, ha esperienza ad alto livello e ha mercato, anche in Italia.
L’Atalanta ovviamente non vuole rimetterci dopo un investimento da 20 milioni per cui più facile che la sua destinazione sia un campionato estero: le grandi squadre di Istanbul lo vorrebbero riportare in patria, il Nottingham che ha già accolto Remo Freuler vorrebbe implementare la sua pattuglia di ex nerazzurri.
Probabilmente sì andrà verso la canonica formula del prestito con obbligo di riscatto che scatterebbe a determinate condizioni di facile raggiungimento legate ad un minimo di presenze del giocatore.
Le prossime settimane saranno decisive, ma il futuro di Demiral questa volta (lo si pensava anche un anno fa in questi giorni) sarà lontano da Bergamo.
Appena 28 presenze nella stagione 2022-2023 per Demiral (Ph: A. Mariani)