Nell’Atalanta di Gasperini ci sono due intoccabili: sono i centrocampisti olandesi Teun Koopmeiners e Marten de Roon. Se stanno bene, i due orange, e sono a disposizione, giocano sempre loro. E giocano sempre insieme, appaiati in mediana. Sono la tenaglia arancione dell’undici nerazzurro. Sono loro il motore della cinghia atalantina. Koopmeiners finora in campionato in 21 giornate è stato fuori solo contro la Juventus, per squalifica, e nelle altre 20 partite giocate da titolare è rimasto quasi sempre in campo, collezionando 1754 minuti sui circa 1900 giocati dalla squadra in queste 21 giornate.
Eloquenti anche i numeri di de Roon, fuori tra ottobre e novembre per due partite per un problema muscolare e sempre a novembre costretto a ridurre il suo minutaggio per gli stessi guai fisici: al netto di questo San Martino ha giocato 1524 minuti in 19 partite.
La vocazione orange dell’Atalanta gasperiniana si conferma anche con Hans Hateboer, anche lui frenato da alcuni problemi fisici prima della sosta natalizia, ma comunque in campo per 1338 minuti in 16 giornate, terzo assoluto come utilizzo tra i nerazzurri considerando anche la Coppa Italia. Numeri altissimi per i tre arancioni, spesso schierati in linea nel centrocampo a 4 atalantino. Sono la diga arancione, sono i più continui, i più utilizzati.
A Marten de Roon mancano 17 partite per tagliare il traguardo delle 300 presenze nell’Atalanta (Ph: A. Mariani)