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Calcio 20 Marzo 2025di Eugenio Sorrentino

L’Italia concede il break alla Germania a San Siro

La Germania mette una ipoteca sulla qualificazione alla Final Four di Nations League, ribaltando il risultato che la vedeva sotto di un gol a fine primo tempo nella sfida di andata con l’Italia a San Siro. A Dortmund, domenica 23 marzo, si riparte dall’1-2, con i tedeschi che hanno il vantaggio non tanto di giocare in casa quando di poter gestire proprio il risultato. Sconfitta immeritata per l’Italia in una partita decisa da episodi. La Germania ha fatto tanto possesso palla, ma non si è mai resa particolarmente pericolosa riuscendo a bucare la difesa azzurra con il gioco aereo, sfruttando in occasione della seconda rete una palla inattiva, ovvero un calcio d’angolo. Sembra essere diventato questo il punto debole della Nazionale di Spalletti, che se ne dice consapevole ma non vuole parlarne. In compenso, l’Italia ne esce con un computo di una mezza dozzina di occasioni da rete, con parate decisive del portiere Baumann che si è superato negando il bis a Tonali, che ha fatto gol al 9’ arrivando a rimorchio su affondo di Politano, e poi su Kean. Dopo il pari della Germania, firmato dopo tre minuti della ripresa dalla torre centrale Kleindienst subentrato nell’intervallo e favorito da un’incomprensione tra Di Lorenzo e Bastoni, è stato Tonali ad ispirare con colpi di classe Kean, che ha fatto la barba alla traversa, e Raspadori, rintuzzato dal portiere. Dal possibile raddoppio azzurro al vantaggio della Germania con Goretzka, che va incontro al pallone calciato dalla bandierina prendendo in contropiede Ricci e Bastone girando di testa in rete. Ergo. La Germania gioca palla a terra, ma fa gol di testa. Nel frattempo erano già della partita due atalantini. Al 64’ Spalletti ha pensato di alzare i centimetri mettendo in campo Bellanova che ha rilevato un ottimo Politano. Due errori in pochi minuti, prima di iniziare ad avanzare sulla fascia destra ma non con la stessa efficacia dell’esterno del Napoli. Al 71’ il ct ha chiamato in causa Daniel Maldini per Raspadori. Giallo in tre minuti per il figlio d’arte, che è entrato nei fraseggi e al 40’ è andato vicino al pareggio con una fucilata da lontano, neutralizzata da Baumann con una parata in bagher. Nella sostanza, la Germania ha fatto pesare palleggio e qualità di gioco, ma è stata l’Italia a costruire le tante occasioni da rete che, se finalizzate, avrebbero cambiato la storia della partita. L’Italia ha iniziato con Di Lorenzo, Bastoni e Calafiori davanti a Donnarumma, il trio di centrocampo formato da Barella, Rovella, e Tonali, con Politano e Udogie esterni in assenza di Cambiaso e Dimarco, e con Raspadori e Kean in avanti. Nella ripresa in campo anche Ricci per Rovella, nei miniti finali Frattesi per Barella e Lucca per Kean. A Dortmund, dove l’Italia è chiamata a ribaltare a sua volta il risultato, certamente indisponibile Calafiori, infortunatosi al ginocchio sinistro.

Daniel Maldini in campo nella ripresa di Italia-Germania insieme a Raoul Bellanova (credits: FIGC – mediagallery)