Il tennis italiano si regala un altro gigantesco sorriso e una vittoria storica. Questa volta Jannik Sinner non c’entra, ma non dovrebbe stupire: al fianco del talento di San Candido, gli ultimi anni hanno presentato una crescita continua quanto esponenziale anche per le ragazze della racchetta. E proprio loro hanno conquistato a Shenzhen, in Cina, la Billie Jean King Cup (il campionato mondiale femminile delle squadre nazionali, omologo della Coppa Davis per gli uomini). E non si tratta certo di un exploit isolato, dato che le azzurre Elisabetta Cocciaretto e Jasmine Paolini hanno bissato il trionfo ottenuto nel 2024 dalla stessa Paolini e da Lucia Bronzetti.
Il cammino dell’Italia nella manifestazione ha rasentato la perfezione. E il discorso non riguarda la sola finale contro gli Stati Uniti, ma da qui è giusto partire: Cocciaretto ha portato alle Azzurre il primo punto riuscendo ad avere la meglio su un’avversaria temibile come Emma Navarro piegandola in appena un’ora e 28 minuti di gioco con un punteggio di 6-4, 6-4 che dà solo una vaga idea dell’impresa. L’americana era infatti favoritissima, per tecnica, carriera e blasone: stiamo pur sempre parlando della numero 18 del ranking mondiale WTA, ma di un’atleta che ha a lungo frequentato con grande merito la Top 10. Ebbene: la marchigiana non solo ha vinto, ma ha controllato la rivale annullandone ogni potenziale offensivo per poi accelerare l’iniziativa al momento giusto, dominandola anche dal punto di vista psicologico. Un vero e proprio capolavoro.
Il punto esclamativo ha poi portato la firma di Jasmine Paolini, che continua mese dopo mese ad arricchire la sua già straordinaria bacheca (che vanta, ricordiamolo, l’oro olimpico nel doppio a Parigi 2024 e la vittoria del Roland Garros di quest’anno sempre nel doppio). Stavolta la toscana ha piegato Jessica Pegula, anch’essa molto temuta, non dandole quasi il tempo di respirare. La partita si è conclusa sul 6-4, 6-2 dopo un’ora e 23 minuti, ma il punteggio quasi non rende giustizia al dominio che l’Azzurra ha imposto a un’avversaria che in diverse fasi della partita sembrava quasi a un passo dal perdere il controllo delle operazioni.
In questa Billie Jean King Cup dell’Italia c’è tutto: talento, classe, controllo, consapevolezza e anche grandissima determinazione. Se infatti per determinare la vincitrice della finale non c’è stato nemmeno bisogno di attendere la partita del doppio (lo stesso avvenne un anno fa), le Azzurre hanno piegato per 2-0 anche la Cina ai quarti. Ben diverso il discorso per quanto riguarda la semifinale, con l’Ucraina che era stata capace di prendersi un punto grazie alla vittoria anche piuttosto netta di Marta Kostjuk su Cocciaretto. A Jasmine Paolini toccava la sfida decisiva contro un mostro sacro come Elina Svitolina, che non a caso è andata a un passo dalla vittoria e dal decisivo 2-0 per la sua nazionale. La campionessa olimpica è però riuscita a ritrovare fiducia e concentrazione, centrando una rimonta che domenica è poi culminata nella soddisfazione più grande: come detto, proprio lei ha realizzato il punto decisivo per consegnare la coppa alle nostre.
«Queste ragazze ci stanno permettendo di scrivere la storia. Sono orgogliosa di loro, quando indossano la maglia della Nazionale trovano energie inimmaginabili», ha commentato a caldo Tathiana Garbin, capitana dell’Italia. E del resto le Azzurre stanno diventando la scheggia impazzita del ranking, che le vede sulla carta spesso inferiori rispetto a qualcuno (certamente gli Usa, ma non dimentichiamoci Spagna, Ucraina e quella Bielorussia che vanta la numero 1 del mondo Aryna Sabalenka, ma non può prendere parte alla competizione), mostrando tuttavia al momento decisivo una compattezza, unità, spirito di gruppo e una forza sia fisica che psicologica capaci di travolgere qualsiasi avversità. Ponendo ancora una volta il Tricolore sul trono del mondo, anche quando Jannik Sinner si sta godendo qualche giorno di meritato riposo dopo le tante imprese che hanno fermato il Paese in tutti questi mesi di trionfi in rapidissima successione.
La gioia di Jasmine Paolini, che ha bissato il successo del 2024 (credits: X FITP)