Livio Magoni e il rito portafortuna di Selvino

Federico Errante |

Toccata e fuga, ma Selvino non può mancare. Livio Magoni è un giramondo per lavoro e per passione, appena può però allarga gli orizzonti del “suo” altopiano. Ed ecco che anche stavolta, con la sciatrice di turno, una “puntata” è qualcosa di irrinunciabile. Per far prendere confidenza, per entrare in contatto con i bergamaschi, per apprezzare e testare le strutture su cui svolgere una seduta d’allenamento. Oggi Martina Dubovska ha ripercorso quella sorta di “rito” già di Petra Vlhova, Meta Hrovat e Katharina Liensberger. Campionesse seguite con alterne fortune e con obiettivi più o meno raggiunti. Con l’austriaca, purtroppo, il rapporto con la federazione austriaca si è interrotto nel vivo dell’ultima travagliata annata ed ha portato al primo licenziamento in carriera del tecnico. Siamo alla stregua di un’onta, che il Mago ha trasformato declinandola in una doppia modalità. Dapprima si è concentrato sul “Magoni International Ski Team”, sodalizio creato qualche tempo fa insieme ai fratelli Paola ed Oscar, poi vi ha fatto entrare la 31enne sciatrice ceca. Un monito per i ragazzi del sodalizio, una spinta per una slalomista alla ricerca di una costanza di rendimento mai veramente trovata. Un sesto posto a Levi nel 2021 ed un settimo alle ultime finali di Soldeu sono fin qui i punti più alti di un percorso che adesso proverà a far svoltare insieme a Magoni. Uno che può essere spigoloso, ma che fa della tenacia e dell’entusiasmo due capisaldi del suo credo. Gli stessi di cui probabilmente ha bisogno Martina per provare a risalire la china. “L’obiettivo è quello – spiega Magoni – dato che è al 18mo posto nella graduatoria di disciplina. Un passo alla volta, con abnegazione, pazienza e tanta disponibilità. Nel frattempo ho voluto farle assaggiare la terra bergamasca, qualcosa che fa sempre bene alla testa e al cuore. Ma anche alle gambe poiché il Monte Purito e le strutture Neveplast rappresentano un fiore all’occhiello”. Per imparare il dialetto è ancora presto. Non per cominciare ad assorbire la filosofia del Mago. Uno che ha fatto nascere e rinascere talenti assoluti, Petra Vlhova docet. Con sosta a Selvino. Sempre e comunque. Un omaggio alle radici, una sorta di in bocca al lupo targato “Bergamo”. Che da questa mattina può fare il tifo per una beniamina in più. 

Livio Magoni con Martina Dubovska sul Monte Purito a Selvino

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