LONDON, ENGLAND - JUNE 01: Giorgio Chiellini of Italy challenges Lionel Messi of Argentina during the 2022 Finalissima match between Italy and Argentina at Wembley Stadium on June 01, 2022 in London, England. (Photo by Claudio Villa/Getty Images)
Calcio

Londra dal dolce all’amaro per l’Italia di Mancini

1 Giugno 2022

Eugenio Sorrentino

L’Italia di Mancini, quella capace di vincere l’Europeo, stenta a ritrovarsi e continua a essere la copia alquanto sbiadita di quella che ha inanellato 37 risultati utili consecutivi, prima di fallire la qualificazione al campionato del mondo. Non è una critica al ct, che chiede ai suoi di applicare gli schemi vincenti, quanto la consapevolezza che gli azzurri sono decisamente e nell’insieme sottotono. L’Argentina è sempre un esame severo (non vinciamo dal lontano 1987) e la riedizione del trofeo che mette di fronte vincitori del campionato europeo e della Coppa America (l’ultima volta, nel ’93, era toccato a Maradona sollevarlo) ha evidenziato impietosamente il divario esistente. L’Italia ha tenuto il match in equilibrio nei primi 25 minuti, dando ampiezza alla manovra come chiede Roberto Mancini. Poi si è acceso il talento di Leo Messi, che ha confezionato l’assist perfetto per Lautaro Martinez, a sua volta autore del passaggio in profondità che prima dell’intervallo ha permesso a Di Maria (prestazione superba, a tutto campo) di raddoppiare prima dell’intervallo. Troppo rapida e sempre precisa la manovra degli argentini per una Italia finita in balia dell’avversario. E Messi, arrivato a quota 51 assist in nazionale, ha cercato e trovare il gol numero 82, ma ha agevolato il gol nel finale firmato da Dybala. Che ha reso più amara la sconfitta: 0-3. Matteo Pessina è rimasto in campo 62 minuti, prima di essere avvicendato da Spinazzola. Schierato nel tridente di centrocampo con Barella e Jorginho, l’atalantino si è visto al pari degli altri fino alla metà del primo tempo. Nello scampolo della ripresa, ha avanzato la sua posizione senza riuscire a dare incisività alla manovra offensiva. Ora necessario ricompattarsi per le quattro partite di giugno valide per la Nations League, operando le scelte opportune per ritrovare la bellezza del gioco e la prolificità offensiva. Chapeau a Giorgio Chiellini, che lascia dopo 117 presenze e avere indossato 22 volte la fascia di capitano della Nazionale.

Giorgio Chiellini in duello con Leo Messi, man of the match (credits: figc-mediageller)