Slalom, gigante e superG. Tre gare, tre giorni e una missione. Possibile o impossibile lo dirà il campo, anzi il prato. Perché Lorenzo Gritti, 38enne di Gandino, prova a mettere la freccia nelle finali di Coppa del Mondo di sci d’erba in programma da venerdì 8 a domenica 10 settembre a Marbach, in Svizzera. Il bergamasco, dopo le tre medaglie iridate conquistate a Cortina, tenterà di regalarsi un sogno: sorpassare nel rush Martin Bartak, ceco detentore del trofeo e mettere le mani per la prima volta sulla coppa generale. Sono 540 i punti di quest’ultimo, vincitore anche nel 2020, contro i 467 di Gritti ed i 460 di Daniele Buio. Bartak, oro in superG e slalom nonché argento in gigante nella rassegna ampezzana, parte naturalmente con i favori del pronostico. Per stato di forma (non che quello dei nostri sia comunque inferiore), per bottino a favore e per anagrafe. Sono ben 15 le “primavere” (Martin è nato il 10 dicembre 1999, Lorenzo il 9 giugno 1985) che separano i due rivali in una corsa che si preannuncia appassionante esattamente come è stata tutta l’annata. Ma è altrettanto noto come, in circostanze come queste, il fattore esperienza possa avere la sua incidenza. Il capitano azzurro dunque spera concretamente di poter fare il classico sgambetto ad un campionissimo, presente e futuro della disciplina. E chissà che qualche alleato lo possa trovare proprio all’interno del suo team: Buio ha anche interessi di classifica, ma Andrea Iori – freschissimo di oro mondiale in gigante – può essere un’ altra discriminante in grado di calamitare punti preziosi. Magari frapponendosi tra i due avversari.
Dopo le tre medaglie iridate conquistate a Cortina, Lorenzo Gritti punta al primato nella classifica generale di Coppa del Mondo (credits: FISI)