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Eventi 31 Luglio 2025di Federica Sorrentino

Luca Messi viaggio negli States tra emozioni e orgoglio

Era il 13 agosto 2005 quando Luca Messi salì sul ring a Chicago per il campionato mondiale dei pesi Super Welter W.B.A.. L’assalto alla corona fallì, ma il pugile di Ponte San Pietro ha scritto in quella occasione una pagina memorabile nella storia della boxe. A distanza di vent’anni da quell’evento sportivo, Messi rimane allo stato attuale l’ultimo italiano ad avere combattuto per il titolo mondiale negli Stati Uniti. Una opportunità concessa solo a 25 pugili da quando questa disciplina viene praticata nel nostro Paese. Ad organizzargli la sfida con il messicano Alejandro Garcia (avversario di fronte al quale Messi perse solo ai punti) fu il celebre Don King, uno dei più grandi manager del pugilato, regista delle più grandi sfide sul ring che hanno visto protagonisti nomi epici come Mohamed Alì, George Foreman, Joe Frazier, Mike Tyson. E all’approssimarsi del ventennale del match per il titolo mondiale, che è anche il giorno in cui celebra i dieci anni di nozze con l’amata Roberta, Luca Messi è volato negli Stati Uniti. Volo Roma-Boston per un tour americano con tappe a Detroit e New York con l’intermezzo di Chicago, la città dove toccò il punto più alto della sua carriera, applaudito da venticinquemila spettatori. Qui, grazie all’entourage di Don King, 94 anni il prossimo 20 agosto, vivrà l’emozione di vedere riaperte le porte dello United Center al centro del quale era posto il ring. Lui è certo che lo assalirà un’emozione intrisa di orgoglio, avendo accanto la moglie Roberta che vent’anni fa era volata fino a Chicago da tifosa. Messi non ha mai rivisto le immagini di quel match, ma le fasi del combattimento gli scorreranno nella mente. Felice di avere concluso la sfida in piedi. E, soprattutto, di essere stato l’ultimo avversario a tenere sul ring per tutte le dodici ripresa Alejandro Garcia, che per il resto dei suoi incontri ha sempre vinto per ko.

Luca Messi in partenza dall’aeroporto di Fiumicino con destinazione Boston (credits: Luca Messi)