Luca Percassi al Tennis Vip

Redazione |

I campi della Cittadella dello Sport di via Gleno a Bergamo continuano a ospitare personaggi dai colori atalantini, che rispondono alla chiamata dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà. Dopo la full immersion di padel, torna protagonista il tennis. E non poteva passare di certo inosservata la presenza di Luca Percassi, reduce dalla trasferta negli Usa dove in veste di a.d. ha incontrato Pagliuca e gli altri nuovi soci atalantini, regalandosi anche la sfida del basket Nba dei Boston Celtics. Non ci si poteva aspettare che raccontare le cose che si sono dette e i punti di vista sulle strategie da perseguire per rilanciare l’Atalanta concentrata esclusivamente sul campionato e solo da gennaio 2023 sulla Coppa Italia. Serafico, come sempre, Luca Percassi lascia trasparire serenità e fiducia, pure ammettendo il rammarico per il finale di stagione, che poteva e doveva andare diversamente. “Ovvio che non tutte le stagioni portano a risultati come ci hanno abituato, dobbiamo essere contenti perché sappiamo la storia dell’Atalanta. Ma un po’ di rammarico e amaro in bocca c’è perché per poco non ci siamo qualificati, evidentemente qualche errore lo abbiamo fatto e dobbiamo quindi capire da cosa ripartire. Var? Un grande tema, abbiamo sempre cercato di parlare poco, però sicuramente quest’anno nei nostri confronti ci sono stati errori gravissimi che hanno pesato”. Poi una riflessione che non può che essere condivisa. “Prima di questi 6-7 anni avevamo record di punti di 53 punti, oggi abbiamo l’amaro in bocca con 59. La nostra amarezza si deve trasformare nella convinzione che dobbiamo fare bene. Sappiamo cosa vuol dire lottare per gli ultimi posti in classifica, salvarsi all’ultima giornata o peggio ancora dipendere da altri risultati. Non va persa di vista la realtà: lavoriamo per rinforzarci, consapevoli di cosa ha fatto l’Atalanta in questi anni”. Infine, poi di scendere in campo in coppia con Gigi Orlandini per la sfida a colpi di diritti e rovesci, la considerazione finale, che vuole sopire soprattutto i dubbi residui, . “La famiglia Percassi non è dedicata alla gestione dell’Atalanta e basta, siamo il maggior azionista singolo della società a dimostrazione di quanto ci teniamo. Se ci sono errori, sono in buona fede nella speranza di avere risultati positivi. Musso è uno dei portieri più forti in Italia e in Europa: il nostro modo di giocare gli chiede qualcosa di diverso rispetto alle sue abitudini, bisogna saper aspettare a volte. Rappresenta il futuro dell’Atalanta e sono sicuro che siamo in buone mani”. Il prossimo 11 giugno ritirerà il Golden Vip per meriti sportivi. Fino ad allora, c’è da gettare le basi per la ripartenza con Gasperini.

Luca Percassi sul campo di tennis della Cittadella dello Sport di Bergamo (credits: ufficio stampa Accademia dello Sport per la Solidarietà)

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