Troppa sicurezza, forse, alla lunga si paga. Se lo è ricordato nella maniera più desolante possibile Marc Marquez, mattatore senza quasi fare fatica in questo inizio di campionato in MotoGP. Al quarto appuntamento stagionale, però, la pista di Austin lo tradisce e lo porta a compiere il primo errore dell’anno con conseguente ritiro. Ne approfittano Pecco Bagnaia, finalmente vincitore di un Gran Premio anche in un 2025 finora piuttosto amaro, e soprattutto Alex Marquez: proprio lui ora comanda la classifica.
Che quello del Gran Premio delle Americhe potesse rivelarsi una prova iridata diversa dal consueto lo si capisce ancora prima del via: in pista infatti piove, non tanto ma quanto basta per sparigliare le carte. E se già è una rarità dover fare i conti con un meteo insidioso in Texas, altre sorprese ancora devono arrivare. Se Quartararo cade già nel giro di formazione, oltre metà dei piloti in griglia decide in extremis che la pista è troppo asciutta per correre con le previste gomme da bagnato. E il primissimo a capirlo è proprio Bagnaia.
Si parte quindi in ritardo, ma non sembrano pronti ad arrivare ulteriori scossoni: Marc Marquez, che si era assicurato anche la Sprint Race nonostante una pericolosa sbavatura nel momento topico della gara, scatta autorevolmente in testa e alle sue spalle si infiamma la lotta tra il fratello Alex e un Bagnaia mai così determinato da inizio 2025. Nulla di inedito però fin qui, in un trend che però aveva sempre visto i due fratelli catalani chiudere ogni prova iridata uno davanti all’altro, e Pecco costretto agli scomodi panni del primo degli altri.
Qualcosa però cambia sotto i cieli di Austin. Al quarto giro Bagnaia si inventa un sorpasso difficile e irresistibile che gli consegna il secondo posto, trovando poi un ritmo a cui stavolta Alex non è in grado di rispondere. Troppo lontano però Marc Marquez, già a due secondi dal compagno di box e non disposto ad abbassare il ritmo. E mal gliene incoglie: al nono giro è troppo aggressiva la sua linea nel serpentone del COTA, la sua Ducati finisce di un metro all’interno del cordolo umido e scivola per terra. Il catalano si aggrappa alla sua Desmosedici, come se non volesse arrendersi a un destino già scritto, e poi riparte dal 19esimo posto. Non ci sarà però nulla da fare: la pedana è rotta, e al 13esimo giro è inevitabile il ritiro.
A questo punto è via libera per Bagnaia, anche perché Alex Marquez non riesce proprio a tenere il suo ritmo. Poco male, perché classificandosi secondo per la sesta volta su sei da inizio 2025 è ora lui il leader del mondiale, con un punto in più rispetto al fratello Marc. Niente male, tenuto conto che ancora non ha mai vinto un Gran Premio in MotoGP (nel 2023 arrivò primo a Silverstone e Sepang, ma erano due Sprint Race). A -11 e -12 rispetto ai fratelli terribili di Cervera rispunta però Pecco, alla vittoria numero 30 in MotoGP (e 40 nel Motomondiale) e pronto a reinserirsi nella corsa al titolo. Lo dimostra la sua festa incontenibile dopo il traguardo, insieme al grande amico Bezzecchi: per lui è tra l’altro la diciassettesima vittoria su un circuito diverso.
Gioia incontenibile anche per Fabio Di Giannantonio, terzo e al primo podio dai tempi della vittoria di Lusail nel 2023 e che finalmente può mettersi alle spalle l’incubo 2024. Ma i motivi di sorridere per gli appassionati italiani non finiscono qui: Franco Morbidelli chiude quarto, Marco Bezzecchi sesto, Enea Bastianini settimo e Luca Marini ottavo. Una grande festa tricolore, nella domenica in cui si incrina qualcuna delle certezze dell’ormai ex dominatore incontrastato Marc Marquez.
Pecco Bagnaia sul podio di Austin (photocredits: Ducati Corse)