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Calcio 4 Agosto 2025di Fabrizio Carcano

Marco Sportiello figlio di Zingonia e secondo di valore

Siamo felici di riaccogliere un figlio di Zingonia, un ragazzo cresciuto qui con i valori dell’Atalanta”. Bastano le parole dell’amministratore delegato nerazzurro Luca Percassi per spiegare il significato del terzo ritorno all’Atalanta, a casa, di Marco Sportiello. Il 33enne portiere brianzolo, cresciuto nella Cantera nerazzurra, in prima squadra per nove anni, è stato presentato ai giornalisti in conferenza stampa al centro sportivo di Zingonia. Introdotto dalle parole dello stesso Luca Percassi: “Siamo felici come club di dare il bentornato a Marco Sportiello, un figlio di Zingonia che torna a casa: Marco aveva altre opportunità di mercato, ma ha scelto di restare qui e questo per noi è un motivo di orgoglio. Sappiamo cosa porterà in campo e sappiamo quello che porterà in termini di valori nello spogliatoio, come attaccamento al lavoro e professionalità”.

Sorridente e rilassato Sportiello ha calcato più volte sul concetto di ritorno a casa.

Io sono cresciuto qui e per me tornare e’ stata la migliore scelta: sono stato tesserato nel 99, sono cresciuto qui, per me è stato facile. Ho ritrovato un’Atalanta come quello che avevo lasciato due anni fa: un ambiente sano e umile, sono contento di aver ritrovato questo ambiente e le persone con cui ho lavorato in passato. Sono contento di essere di nuovo qui. Questa per me è una bella sfida. Quando c’è stata l’occasione di tornare qui non ci ho pensato un attimo, voglio ringraziare la società per avermi dato questa opportunità. Il mio obiettivo? Vorrei vincere un trofeo, e’ l’unica cosa che mi manca in questa mia esperienza con l’Atalanta e riuscire a vincere un trofeo qui sarebbe la ciliegina sulla torta per me”.

Da una decina di giorni Sportiello si è riunito al gruppo nerazzurro, agli ordini del mister Juric, che conosceva già prima da giocatore e poi da tecnico di squadre avversarie. “Il mister Juric e’ un allenatore che ha un impronta simile a Gasperini essendo stato suo allievo, ma è un allenatore diverso che ha portato qualcosa di suo. Sono anche contento di trovare come allenatore dei portieri il mister Savorani, che ha allenato grandi portieri in Italia e all’estero, anche in nazionale, con una metodologia anche diversa: parlando con tanti bravi colleghi che hanno lavorato con lui mi hanno detto che gli ha cambiato la vita”.

Chiarezza massima sul suo ruolo. “So che sono qui per fare il secondo, un ruolo particolare e difficile perché magari passi tanto tempo senza giocare e quando lo fai devi essere al massimo e non è così scontato. Magari giocherò solo una o due partite ma dovrò farmi trovare pronto e dare il massimo. Carnesecchi, con cui aveva giocato già nel 2020, l’ho trovato più maturo, con anche qualche esperienza importante soprattutto lo scorso anno: abbiamo un ottimo rapporto fuori dal campo. Qui siamo tre portieri provenienti dal settore giovanile, l’Atalanta ha sempre sfornato talenti importanti anche in questo ruolo e non solo in questo: merito della società che sa scegliere le persone giuste per far crescere i ragazzi”.

Marco Sportiello con Luca Percassi e la maglia numero 57 (credits: atalanta.it)