Non c’è proprio storia in MotoGP, quantomeno per quanto riguarda la prima posizione. C’è senz’altro movimento in quelle successive, ma davanti a tutti il 2025 sta regalando un dominio che il Motomondiale non conosceva da quasi trent’anni. Marc Marquez si prende anche Brno, aggiudicandosi il Gran Premio della Repubblica Ceca nonostante il raro errore in qualifica che lo aveva mandato in ghiaia, regalando a Pecco Bagnaia una pole position che aveva creato aspettative poi vanificate nelle due gare del weekend. Per il catalano arriva l’ottava vittoria stagionale su dodici appuntamenti iridati, la quinta di fila (mai un pilota Ducati ci era riuscito), e si registrano nuovi record. Sorride però anche l’Aprilia, protagonista con Marco Bezzecchi secondo e con i primi punti stagionali del campione in carica Jorge Martin.
Su una pista che non ospitava la MotoGP da cinque anni (e che quindi tanti dei protagonisti odierni poco conoscono), eterna nei suoi quasi due minuti di percorrenza e insidiosissima nelle sue lunghe curve e nei suoi ripidi saliscendi, Marc Marquez sembrava poter concedere qualcosa ai suoi già lontanissimi rivali. Se però cadere in qualifica equivale comunque a un secondo posto in griglia di partenza, arginare la sua voracità è impresa improba per chiunque. E infatti arriva una nuova doppietta: vittoria al sabato e vittoria alla domenica, con i diretti inseguitori annichiliti. Lo è il fratello Alex, che nella gara lunga stende il povero Joan Mir, all’ottavo ritiro stagionale e stavolta completamente incolpevole, ma lo è anche Bagnaia. E la classifica lo certifica: alla pausa del campionato, i due si ritrovano rispettivamente a 120 e 168 punti dal leader. Era dal 1997, anno in cui Mike Doohan cannibalizzò il campionato, che dopo 12 gare non si vedeva un distacco del genere tra il primo e il secondo in classifica.
E dire che la gara sembrava poter regalare qualche brivido in più, con Bagnaia primo al via e Bezzecchi in grado di superare Marquez in un secondo giro da urlo. Chi soffre ancora una volta le pene dell’inferno, soprattutto con il grip al posteriore, è proprio Pecco: qualche giro dopo deve cedere il passo anche a Marc, nel giro successivo a Pedro Acosta. Tutti e tre passano in staccata: quella che fino all’anno scorso era la specialità della casa per il piemontese della Ducati. Al sesto giro lo infila anche Enea Bastianini, che non riesce a bissare il podio della Sprint Race finendo ben presto nella ghiaia. Poi addirittura Raul Fernandez sembra poter acchiappare la Ducati numero 63, che però nella seconda metà di gara risorge. Ma è troppo tardi.
Davanti, intanto, arriva l’episodio che tutti aspettavano: dopo otto giri di comando e di attacco, Bezzecchi deve cedere il passo a Marc Marquez. In staccata, peraltro: proprio quello che Bagnaia non riesce a fare con la stessa Ducati. Il riminese cerca di restare negli scarichi del rivale, ma quando prova a limare il gap deve inghiottire le poderose risposte del rivale. Che, capito che la vittoria non è in pugno, piazza due incredibili record della pista al giro 14 e 16 che gli permettono poi di controllare le operazioni fino alla fine. Il Bez si porta però a casa una seconda piazza che lo conferma tra i più in forma del momento, con tanto di sorpasso in classifica generale sul duo del Team VR46: Fabio Di Giannantonio, disperso fuori dalla zona punti, e Franco Morbidelli assente per le noie alla spalla rimediate al Sachsenring.
Note di merito per Pedro Acosta, terzo e al primo podio stagionale per una KTM in forma, e soprattutto per Jorge Martin. Dopo mesi di guai fisici, infortuni, operazioni e polemiche, il madrileno riesce finalmente a prendersi la sua Aprilia e chiude settimo. Non si tratta solo dei primi punti stagionali, già superiori a quelli del suo sostituto Lorenzo Savadori. È un momento di festa, di gioia condivisa tra un pilota ritrovato e un muretto che ancora poco lo conosce e temeva di averlo già perso. E basta guardare la classifica per capire quanto la MotoGP odierna abbia bisogno di aggiungere protagonisti a chi oggi domina senza quasi faticare.
A Brno, Marc Marquez ha ottenuto l’ottava vittoria stagionale su 12 gran premi disputati (credits: Ducati Corse)