Alle 15.45 di mercoledì 22 ottobre l’aggiornamento da parte dell’area comunicazione della Fisi a gelare ogni speranza: la stagione di Marta Bassino è finita ancor prima di cominciare.” La tac effettuata – si legge – non ha dato ulteriori indicazioni: confermata la frattura del piatto tibiale laterale della gamba sinistra. L’atleta aggiungerà nelle prossime ore la clinica La Madonnina di Milano dove verrà operata dal dottor Andrea Panzeri, presidente della Commissione Medica FISI”. Una mannaia per la cuneese, caduta nel corso di un allenamento in Val Senales in vista dell’opening di Coppa del Mondo, previsto sabato 25 ovvero il gigante di Soelden, in Austria.
La classica doccia fredda che lascia senza parole. Anche perché la piemontese, dopo una stagione alle spalle che definire “complessa” pare un eufemismo, stava rivoluzionando il suo mondo per tornare grande. Dopo 20 anni, addio a Salomon per Head circa i materiali, Thierry Marguerettaz come tecnico personale ed il bergamasco Paolo Bianchetti come nuovo skiman. Una virata verso la strada di una fiducia che la campionessa aveva palesato anche nel corso dell’incontro con i media sabato scorso al Mind District di Milano: “Ho fatto un bel lavoro, parto senza aspettative e penso solo a sciare come so perché comincia un’annata particolare. Ma sono fiduciosa anche perché le Olimpiadi ti spingono a dare il massimo e divertirti ogni giorno”. Parole che adesso suonano solamente come un’altra amarissima beffa visto che Marta, in un colpo solo, ha visto frantumarsi anche il sogno di Milano-Cortina 2026. Il suo periodo nerissimo, cominciato una manciata di mesi fa (fuori e dentro le gare) ha raggiunto purtroppo un apice che non avremmo mai voluto vedere. Gli ultimi due podi a Crans Montana il 17 e 18 gennaio 2024, prima in discesa e terza in superG poi l’effimero quarto posto nel superG di Sun Valley il 23 marzo 2025 come unico ruggito in top 5. Da qui la voglia di pigiare il tasto reset e confidare in inverno di raccogliere i frutti di un’estate tra cambiamenti e abnegazione.
A tre giorni dall’apertura, invece, l’Italia – già senza Federica Brignone (il suo rientro resta logicamente un’incognita) – perde un’altra freccia. Sul Rettenbach e non solo dunque, per sognare qualcosa dal colore azzurro, si potrà confidare in una Sofia Goggia nuovamente “cliente fissa” tra le porte larghe e in qualche prodigio delle varie Asja Zenere, Lara Della Mea, Giorgia Collomb, Ilaria Ghisalberti ed Elisa Platino. Senza nulla togliere alle nostre rampanti in cerca di gloria, il ko di Marta non certo il miglior auspicio per un anno così importante. Cambia la forma ma non la sostanza nelle “veloci” sebbene, a fianco di SuperSofi, si possa confidare principalmente in Laura Pirovano o nelle sorelle Nadia e Nicol Delago. Toccherà a tutte loro provare a spezzare quello che pare un sortilegio.
Marta Bassino è incorsa in una caduta in allenamento a tre giorni dal via della stagione di sci alpino (Ph: Pentaphoto)