Il tempo non è straordinario, ma nel mezzofondo conta come si vince. E Marta Zenoni, cresciuta nell’Atletica Bergamo 1959 e ora Luiss Roma, lo ha fatto convincendo tutti che si sia finalmente ritrovata e viaggi verso la maturità e il crescendo agonistici agognati. Marta Zenoni è tornata al successo internazionale imponendosi nei 1500 a Manchester, tappa Silver del Continental Tour. La 23enne bergamasca, che si allena a Roma con Emilio De Bonis e Flavio Rambotti, si è imposta con il tempo di 4:10.20, reggendo lo sforzo di una lunga e combattuta volata, avviata all’inizio del rettilineo finale. Con tutta la determinazione che la caratterizza, l’azzurra è riuscita a respingere i tentativi di sorpasso sferrati dalla finlandese Nathalie Blomqvist (4:10.25), dalla polacca Eliza Megger (4:10.28) e dalla ceca Diana Mezuliankova (4:11.12). Avversarie che la precedono anche di tre secondi con i tempi personali e che lei è riuscita a mettersi alle spalle. Un altro bel segnale per Marta Zenoni dopo il primato personale siglato a Grosseto il 22 maggio scorso con 4:07.29. “Era una giornata molto ventosa, sapevo che non sarebbe uscita una gara tirata – ha spiegato la vicecampionessa europea U23 dei 1500 – in partenza sono rimasta imbottigliata, poi sono riuscita a risalire, e quando intorno agli ottocento la lepre si è spostata a quel punto sono andata al comando”. Una cosa è certa. La sensazione è che la mezzofondista bergamasca stia progredendo e possa mirare a traguardi prestigiosi nel volgere di breve tempo.
Marta Zenoni dopo aver vinto i 1500 sull’anello di Manchester (credits: Fidal)
