Il processo di inclusione dei soggetti diversamente abili ha subìto certamente una importante accelerazione anche nel mondo dello sport. Il superamento delle distinzioni è ormai centrato tra gli atleti. A dieci anni dalla convenzione firmata tra Comando Generale della Guardia di Finanza e Comitato Italiano Paralimpico, che il 22 febbraio del 2012 permise di tesserare i primi atleti diversamente abili con le Fiamme Gialle, cinque atleti (e tra essi Martina Caironi) vestono da oggi a pieno titolo i colori gialloverdi.
Insieme alla campionessa olimpica e mondiale bergamasca, ci sono Oxana Corso e Ambra Sabatini per l’atletica leggera, Luigi Beggiato per il nuoto e Giacomo Bertagnolli per lo sci alpino, vincitori dello specifico bando di concorso pubblicato lo scorso 3 gennaio.
Si è conclusa, così, la lunga rincorsa dello sport paralimpico verso la parità di trattamento rispetto agli atleti normodotati. Ai campioni delle Fiamme Gialle (che, lo ricordiamo, vantano un curriculum ricco di medaglie paralimpiche e titoli mondiali, record nazionali e internazionali) sarà garantito un trattamento in tutto e per tutto equiparato a quello dei loro colleghi olimpici, e quindi a quello dei Finanzieri in servizio.
Giacomo Bertagnolli, in partenza per le Paralimpiadi di Pechino e portabandiera della delegazione italiana alla cerimonia d’apertura, sarà il primo atleta con il nuovo status a difendere i colori delle Fiamme Gialle ai Giochi Paralimpici.
Grande soddisfazione ha espresso il Comandante Generale della Guardia di Finanza, Gen. C.A. Giuseppe Zafarana, il quale ha sottolineato come oggi sia stato raggiunto uno storico traguardo sia dal punto di vista sportivo sia da quello sociale.
Martina Caironi e gli altri quattro atleti paralimpici con il Generale Zafarana, Comandante Generale della Guardia di Finanza (credits: ufficio stampa G.S. Fiamme Gialle)