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Calcio 10 Novembre 2025di Fabrizio Carcano

Massimo Pessina da Songavazzo tra i pali del Bologna

L’esordio in serie A per un portiere, per le responsabilità che ha la sua figura, è sempre speciale, a qualunque età, ma a soli 17 anni è qualcosa di straordinario. Massimo Pessina, nato ad Alzano ma cresciuto a Songavazzo, a due passi da Clusone, la maggiore età da compiere il prossimo Natale, ieri ha stupito tutti esordendo da minorenne e giocando quasi per intero (è subentrato al nono minuto di gioco) nel match di cartello della 11esima di A tra il suo Bologna e il Napoli. Terzo portiere dei rossoblù, non avrebbe dovuto giocare lui: l’indisponibilità del vice Ravaglia lo ha fatto scalare a dodicesimo, il destino poi ci ha messo lo zampino con l’insolito infortunio muscolare che ha fermato il polacco Skorupski, dopo un normale rinvio, al nono minuto di gioco. Un debutto da 17enne che ha richiamato alla memoria dei meno giovani il debutto esattamente trent’anni fa di un altro 17enne, Gigi Buffon in un Parma-Milan al Tardini. Altra storia, perché Buffon poi divenne subito titolare con i ducali. Dieci anni fa Gigio Donnarumma fu ancora più precoce, lanciato 16enne da Mihajlovic tra i pali del Milan. Altri casi recenti non hanno avuto lo stesso epilogo riuscito ad alto livello, come nel caso del 17enne Scuffet lanciato dall’Udinese nel 2014, poi rimasto in serie A ma senza una carriera da para tutto. Per Pessina una domenica di gloria inattesa, non da eroe perché un Napoli stranamente inoffensivo ha concluso poco o niente verso la sua porta: una parata su una conclusione di Elmas, alcune uscite sui cross, normale amministrazione. Alla fine Pessina è stato portato in trionfo dai compagni ed è scoppiato in un pianto liberatorio: ora, dopo la sosta, tornerà ad accomodarsi in panchina, da terzo, in attesa di maturare e avere altre possibilità. Ma intanto resta questa esordio, da ricordare. Che premia gli sforzi di un ragazzo considerato un talento vero fin da bambino, fin dai tempi di Clusone, dell’oratorio di Fiorine. Poi l’approdo all’AlbinoLeffe ad appena nove anni, nel 2016, per un periodo formativo, di crescita, prima di spiccare il volo con il trasferimento 15enne nel settore giovanile del Bologna. Da tre anni è il titolare della porta delle varie under azzurre, con un cui ha già disputato 28 gare: un percorso da predestinato, da ragazzo che può arrivare in pianta stabile ai massimi livelli. Intanto ha esordito in A, ha rotto il ghiaccio, anticipando i tempi, in una domenica in cui il destino ha deciso per lui e lui ci ha messo i guanti, la concentrazione, la voglia, per completare il disegno perfetto del fato. Buona la prima per Massimo Pessina da Songavazzo: ora il futuro è tutto nelle sue meno e tutto il territorio bergamasco tifa per lui.

Massimo Pessina alla fine della gara di esordio in Serie A tra i pali del Bologna (photocredits: Bologna FC)