Tanto umili, quanto amati per le doti sportive, professionali e umane. Matteo Ruggeri, esterno sinistro promosso a pieni voti da Gian Piero Gasperini dopo essere stato forgiato nella cantera di Zingonia, e Marcello Ginami, dal 2001 fidato preparatore atletico dell’Atalanta, hanno in comune l’appartenenza anagrafica a Zogno, dove sono nati. La festa andata in scena nella piazza Garibaldi del Comune della Valle Brembana per i due zognesi, ai quali è stata consegnata la benemerenza civica “Bortolo Belotti”, ha avuto il carattere della familiarità e richiamato il pubblico delle grandi occasioni. Merito del club atalantino Zogno Neroblu e della ASD Zognese, dove Ruggeri ha dato i primi calci, che hanno portato al centro della scena la replica il trofeo della Uefa Europa League, trasferito dal centro di Bergamo. A consegnare il riconoscimento ai due concittadini zognesi sono stati il sindaco Giuliano Ghisalberti e i consiglieri Giampaolo Pesenti e Selina Fedi. Presenti Alessandro Bonacina, primo allenatore di Ruggeri, e il presidente dell’Asd Zognese, Roberto Mosca, nella serata di marca atalantina è stato premiato anche il campione di mountain bike Bruno Zanchi, altro sportivo illustre di Zogno. Nelle parole e testimonianze è risuonata più volte quella semplicità di stile che evoca passione e sacrificio, tanto per un calciatore come Ruggeri, quanto per un preparatore atletico come Ginami. Ognuno impegnato al massimo nel suo ruolo per fare squadra e vincere. Senza mai mollare. Tra fuochi d’artificio e cori da stadio, l’eco dei gol segnati da Ruggeri in Europa League allo Sporting Lisbona e al Marsiglia nei commenti dei telecronisti. In questi casi si dice: “se è un sogno, non svegliatemi”. Invece, per fortuna, è una splendida realtà, che accomuna due persone che dello sport hanno fatto la loro professione, arricchendola di grandi valori umani.
La consegna della benemerenza civica del Comune di Zogno a Matteo Ruggeri e Marcello Ginami