La storia di Matteo Ruggeri è quella di un talento cresciuto nelle valli bergamasche e sbocciato con la maglia della sua terra. Un traguardo speciale, quello delle 100 presenze con l’Atalanta, che certifica non solo il suo percorso di crescita, ma anche la perfetta sintesi tra passione, sacrificio e appartenenza. Da quel novembre 2020, in cui il giovane talento della cantera nerazzurra debuttava prima in Champions League ad Anfield e poi in Serie A contro l’Inter, tanta strada è stata fatta. Un cammino costruito con dedizione e determinazione, che oggi lo vede tra i protagonisti dell’undici di Gian Piero Gasperini e, soprattutto, tra i simboli di una squadra che ha scritto la storia del club.
Ruggeri è l’incarnazione del sogno bergamasco: entrato nelle giovanili nerazzurre a soli 9 anni, ha seguito un percorso di crescita fatto di talento, ma anche di resilienza. Dopo l’esordio tra i professionisti nel 2020 con la maglia nerazzurra, con presenze in A e in Champions, l’esperienza alla Salernitana nella stagione successiva gli ha insegnato il valore della gavetta. Tornato alla base nell’estate del 2022, pian piano si è ritagliato un ruolo sempre più centrale. La stagione 2023-24 è stata quella della definitiva consacrazione: titolare sulla fascia sinistra, uomo cross, ma anche autore di due importanti gol, e che gol! Dalla prima rete, siglata contro lo Sporting Lisbona, fino al siluro nella semifinale con il Marsiglia che ha permesso all’Atalanta di conquistare la finale di Dublino. Una finale poi vinta contro il Bayer Leverkusen, contribuendo a scrivere la pagina più gloriosa finora nella storia del club.
Il percorso di Ruggeri non si è fermato solo ai successi con l’Atalanta, ma lo ha portato anche a vestire la maglia azzurra dall’Under-17 all’Under-21.
Quel 100 è un traguardo speciale dal sapore di casa. Oltre alle imprese sul campo, la storia di Ruggeri è profondamente legata alle sue radici. Essere un bergamasco che indossa la maglia nerazzurra non è solo una questione di appartenenza, ma un vero e proprio stile di vita. Un’interpretazione che Ruggeri ha sempre fatto propria, incarnando il motto della Dea: “La maglia sudata sempre”.
Sul suo profilo Instagram, il terzino ha celebrato il traguardo delle 100 presenze con parole cariche di emozione: “Felice ed orgoglioso per le 100 presenze con questa maglia straordinaria”. Ma il pensiero più grande è stato per i suoi genitori: “Questo traguardo è tutto vostro. Ai sacrifici che avete fatto durante tutto il mio percorso di crescita che mi hanno permesso di raggiungere tutto ciò. Nei momenti di gioia e in quelli più complicati ci siete sempre stati. Sono orgoglioso di avere 2 genitori come voi che mi hanno insegnato a crescere prima come uomo e poi come calciatore perché senza tutto ciò non avrei mai potuto togliermi soddisfazioni immense come questa”. Parole che raccontano non solo il giocatore, ma l’uomo dietro al talento, cresciuto con valori solidi e con la consapevolezza che il viaggio è appena cominciato. Cento presenze in maglia nerazzurra e un futuro tutto da scrivere. “È solo l’inizio e il meglio deve ancora venire”, ha scritto sui social. E conoscendo il suo spirito, è difficile non credergli.
Matteo Ruggeri, dopo avere festeggiato il traguardo delle 100 presenze con la maglia dell’Atalanta, è subentrato nel secondo tempo della gara con il Venezia (credits: atalanta.it)