Matteo Ruggeri, esterno sinistro bergamasco doc, approda in via ufficiale all’Atletico Madrid. Avrà davanti a sé un lustro in maglia biancorossa, dopo avere contribuito a scrivere la storia dell’Atalanta. La stagione culminata nella conquista dell’Europa League è stata certamente la sua migliore con la società dove è cresciuto, maturato fino ad affermarsi e attrarre l’attenzione degli osservatori internazionali. Il suo trasferimento è accreditato da un’operazione che viene indicata in 18 milioni di euro più 2 di bonus. La durata del contratto, fino al 2030, attesta che l’Atletico Madrid punta decisamente sulle qualità di Ruggeri, tornate a brillare in azzurro nell’Europeo U21. «Buona fortuna e grazie, “Rugge”!»: così l’Atalanta ha salutato il suo trasferimento a titolo definitivo alla squadra allenata dal Cholo Simeone, ricordando che è «cresciuto nell’Atalanta e con l’Atalanta sin da bambino nel fertile vivaio di Zingonia, meritandosi grazie a uno straordinario percorso di crescita la promozione in Prima Squadra e la ribalta europea culminata con la vittoria dell’Europa League». «La famiglia Percassi, quella di Pagliuca e tutto il Club nerazzurro salutano con affetto e gratitudine Matteo, augurandogli le migliori fortune e soddisfazioni per la sua carriera sportiva e per il suo futuro», conclude il messaggio. Matteo Ruggeri, che ha vestito per 109 volte la maglia dell’Atalanta, sottolineando di sentirla cucita sulla pelle, ha racchiuso il suo pensiero in un lungo post sul suo profilo Instagram. «Scrivo, cancello, riscrivo … racchiudere in un poche parole 14 anni vissuti con la maglia della mia città cucita sulla pelle non è assolutamente facile. Anche le più belle parole non rappresenterebbero al meglio quello che per me significa l’atalanta da bergamasco, atalantino e da ragazzo cresciuto nel settore giovanile. Sono entrato a Zingonia da bambino spensierato e innamorato del pallone con il grande sogno di esordire e gioie con la mia gente al comunale … 14 anni dopo quel sogno è diventato realtà e averlo realizzato portando a Bergamo il primo grande trofeo della nostra storia, è qualcosa di incredibile e inimmaginabile. Se mi guardo indietro è stato davvero un viaggio indimenticabile. Ringrazio chi ha reso possibile tutto ciò, la società Atalanta, la famiglia Percassi, tutte le persone che lavorano a Zingonia, Mister Gasperini che ha creduto in me ed infine tutti i miei compagni di squadra a cui auguro il meglio. Volevo dedicare un pensiero particolare mentre scrivo con emozione queste parole, a tutta la gente di bergamo che ha gioito e sofferto con me per i colori nerazzurri, vi porterò sempre nel cuore e quel motto che per noi significa tutto ” LA MAGLIA SUDATA SEMPRE ” sarà per sempre il mio punto di riferimento. Arrivederci Bergamo, Arrivederci Atalanta». Rugge 22 si congeda così, consapevole di essere stato valorizzato e ora pronto a vivere nella nuova dimensione del calcio spagnolo, sperando di meritare il salto nella Nazionale maggiore.
Matteo Ruggeri con l’Europa League conquistata dall’Atalanta a Dublino. Indimenticabile il suo “golazo”, peraltro con il destro, in semifinale al Marsiglia (Ph: Alberto Mariani)