Si avvicina l’inizio dei Mondiali di ciclismo 2025, in calendario tra il 21 e il 28 settembre a Kigali, in Ruanda. Mai prima d’ora l’evento si era tenuto su suolo africano, e al netto delle difficoltà logistiche e organizzative le sfide non mancheranno. Ad affrontarle un contingente di atleti italiani che cercheranno di scrivere il loro nome nella storia della rassegna, inclusi due bergamaschi.
Se infatti buona parte delle speranze nostrane si concentrano sull’abruzzese Giulio Ciccone, tra gli otto ciclisti che rappresenteranno l’Italia ai Mondiali ci sono anche Mattia Cattaneo e Fausto Masnada. Entrambi scalatori, il primo ha 34 anni, è originario di Alzano Lombardo e si è formato sulle strade della Val Seriana (il suo debutto tra giovanissimi, esordienti e allievi avvenne in quel di Nembro). Professionista dal 2013 grazie alla storica squadra della Lampre, quell’anno debuttò al Giro d’Italia ma anche in grandi classiche come il Giro delle Fiandre e la Liegi-Bastogne-Liegi. Cresciuto nel frattempo anche come cronoman, nel 2019 si aggiudicò il Giro dell’Appennino precedendo curiosamente proprio Masnada.
Quest’ultimo ha invece 31 anni, e fino alla categoria allievi ha corso prevalentemente in Val Brembilla. Trasferitosi poi in Val Brembana (per la precisione ad Almè), fu a sua volta chiamato in Lampre-Merida nel 2016 nientemeno che da Giuseppe Saronni in persona. Il debutto da professionista, che avvenne l’anno successivo, vide però il suo passaggio alla Androni Giocattoli. Nel 2019 si aggiudicò anche una tappa del Giro d’Italia, per la precisione la sesta (da Cassino a San Giovanni Rotondo), precedendo in una volata a due l’allora maglia rosa Valerio Conti. Quell’anno fu anche il vincitore del Premio della Combattività del Giro. Nel 2021, invece, fu battuto dal solo Sonny Colbrelli ai campionati italiani di ciclismo su strada, proprio nella gara in linea.
Anche questa caratteristica è ciò che lo ha portato a far parte della selezione azzurra per i Mondiali 2025, al pari del conterraneo Cattaneo. Del resto la prova in linea si presenta quest’anno particolarmente complessa. Il percorso si adatta infatti ai veri scalatori e potrebbe esaltare le caratteristiche dei due bergamaschi. Senza Jonas Vingegaard (tra i grandi assenti in una manifestazione che vedrà diverse importanti defezioni, a partire da quelle degli Stati Uniti), l’impressione è che il grande favorito sia per forza di cose Tadej Pogacar, peraltro ringalluzzito dalla pausa che si è preso dopo la conquista del Tour de France. L’Italia vuole però dire la sua, come confermato dal fatto di aver scelto di presentarsi in Ruanda con un contingente pieno e otto uomini di livello. In cui Ciccone è certamente il fiore all’occhiello, ma che alla Vuelta non è apparso al meglio. Attenzione quindi alla crescita del giovanissimo Giulio Pellizzari (marchigiano classe 2003, che potrebbe rivelarsi ben più di un semplice gregario). Poi, inserendo nel pacchetto degli avversari più temibili anche il belga Wout Van Aert e il messicano Isaac del Toro, potrebbe anche concretizzarsi un exploit dei due orobici al via.
Del resto si parla di un percorso di 267,5 chilometri, per un dislivello altimetrico complessivo di 5.475 metri e con un’altitudine che peraltro si aggira sui 1.400 metri sopra il livello del mare. Gli esperti sostengono che la gara regina dei Mondiali di ciclismo 2025 presenta caratteristiche di difficoltà che non si vedevano da anni, forse decenni. L’ideale per esaltare oltre al talento anche coraggio e determinazione. E l’occasione, chissà, di salutare qualche sorpresa. L’Italia ci spera, e per i colori azzurri Mattia Cattaneo e Fausto Masnada rappresentano senz’altro frecce di un arco che potrebbe scoccare colpi importanti.
Mattia Cattaneo, insieme a Fausto Masnada, tra gli otto azzurri nella gara in linea Élite ai mondiali su strada in Ruanda (credits: Soudal Quick Step)