Un podio sudatissimo e meritato, che la Formula 1 verbalizza oltre due ore dopo la conclusione del Gran Premio di Spagna, torna a far sorridere la Ferrari e Charles Leclerc. Quest’ultimo, grazie a una strategia di gara finalmente azzeccata e ad alcune manovre tanto coraggiose quanto efficaci, taglia il traguardo di Montmelò come primo inseguitore del sempre più dominante Oscar Piastri e del suo compagno di squadra Lando Norris, risultato che certifica come le McLaren continuino ad essere le mattatrici del campionato. Il team di Maranello, però, in un solo weekend compie un doppio sorpasso e si ritrova secondo precedendo di 6 punti una preoccupata Mercedes e di ben 21 una Red Bull sempre più allo sbando.
Chi si aspettava un Gran Premio di Spagna avaro di emozioni, come la tradizione impone, si ritrova davanti agli occhi uno spettacolo di tutt’altra natura. Non per la nuova normativa FIA sulle ali anteriori, che sulla carta avrebbe dovuto rallentare una McLaren al contrario ancora più superiore alla concorrenza rispetto al passato. Come a Monte Carlo, infatti, la variabile impazzita diventano le gomme. Ma, stavolta, non per qualche astruso cavillo regolamentare, bensì per le strategie messe a punto dai vari muretti box. E da questo punto di vista qualcuno ne trae vantaggio a piene mani, qualcuno resta con l’amaro in bocca.
Con Piastri lanciatissimo verso la vittoria e Norris che si riprende la piazza d’onore dopo l’ormai consueto sorpasso subito al via da parte di Verstappen, tutti coloro che non lavorano in McLaren devono inventarsi qualcosa. E la strategia Ferrari parte da lontano: dal sabato, quando Leclerc aveva addirittura evitato di fare un giro in qualifica pur di ritrovarsi un treno di gomme nuove in più alla domenica. Un jolly che si rivelerà fondamentale per portarsi davanti alle due Mercedes e alle spalle del solo Verstappen. Che invece, stavolta, osa ma non viene premiato.
L’olandese si rivela infatti l’unico tra i big in pista a optare per le tre soste ai box: una strategia «alla Michael Schumacher», che punta a correre un’intera gara al massimo sfruttando il vantaggio accumulato durante i giri in cui gli pneumatici sono nuovi. Questo però permette a Verstappen di ritrovarsi nel finale di gara dove già si trovava: terzo dietro le due McLaren. Poi arriva la variabile impazzita di una Safety Car provocata dal ritiro per guasto di Kimi Antonelli (non il primo dell’anno in casa Mercedes, dove il campanello d’allarme sta suonando eccome). Il risultato è che tutti si giocano gli ultimi cinque giri con gomme nuove, che in Red Bull non ci sono più. E quindi il campione del mondo, inferocito, si ritrova a montare le hard: quelle scartate da tutti perché molto resistenti, ma decisamente meno veloci.
Il risultato è una ripartenza che permette a Leclerc di affiancare e poi superare Verstappen già lungo il rettilineo del via (con un contatto che tiene tutti in sospeso per le già citate due ore, tempo necessario a stabilire che la manovra era regolare). Quindi l’olandese subisce l’attacco anche di Russell, sfrutta una via di fuga per difendersi e, quando il muretto Red Bull gli suggerisce di far passare l’avversario, pensa bene di affiancarlo e rifilargli una sportellata che lascia tutti attoniti. «Fallo di reazione»? I commissari dicono di sì: arrivano 10 secondi di penalità che lo fanno retrocedere al decimo posto. E attenzione: al prossimo sgarro arriverà un Gran Premio di squalifica. A Montmelò intanto il bottino è di appena un punto in classifica, manna dal cielo per la Ferrari che proprio grazie a questa debacle dell’eterno rivale confeziona il sorpasso.
Lo fa grazie a Lewis Hamilton, anche se si potrebbe dire anche nonostante il numero 44. Che, dopo un venerdì disastroso e un sabato pieno di speranze, chiude sesto superato nel finale addirittura dalla Sauber di uno straordinario Nico Hulkenberg. Che però non è e non dovrebbe essere all’altezza della Ferrari, a cui il sette volte campione del mondo potrebbe presto suggerire di abbandonare il 2025 per concentrarsi sul 2026. Peccato che per Leclerc, nuovamente a podio, le cose stiano andando in maniera quasi opposta dopo gli infiniti problemi di inizio stagione.
La McLaren festeggia la doppietta nel Gran Premio di Spagna (credits: McLaren)