Non era mai successo, così almeno secondo testimonianza dei dirigenti della società Edelweiss Albino, che una partita non venisse disputata e persa a tavolino per irregolarità regolamentari. Sabato 20 aprile, nella palestra di via IV Novembre ad Albino, è andata in scena una vicenda che ha visto coinvolto il medico di servizio, chiamato come sempre a presenziare nelle partite ufficiali.
Come di consueto il medico si presenta in tempo per il riconoscimento presso la direzione arbitrale, ma qui succede un imprevisto. Il medico ha dimenticato a casa i documenti e con essi il tesserino di riconoscimento. Inizia così una lunga discussione tra società ed arbitri che porterà poi all’applicazione rigida del regolamento FIP. Nonostante i tentativi operati dal medico e dalla società Edelweiss Albino, di utilizzare mezzi alternativi di riconoscimento, come la fotocopia del tesserino, la produzione delle foto dei documenti sullo smartphone, gli arbitri restano irremovibili, il riconoscimento non si può fare senza il documento originale e/o una copia autentica dello stesso presso pubblici uffici.
Si tenta allora una corsa contro il tempo, per recuperare i documenti del medico e nel frattempo si cerca anche un medico in sostituzione, ne arrivano addirittura due, ma l’orologio indica le ore 20,36 e per gli arbitri è fuori tempo massimo, pertanto non si può disputare la partita con tutte le conseguenze del caso.
A termini di “Regolamento esecutivo gare FIP”, l’art. 34 Disposizioni sanitarie recita letteralmente così: “Qualora previsto, la Società ospitante ha l’obbligo di far riconoscere dagli arbitri, almeno venti (20) minuti prima dell’ora fissata per l’inizio della gara, il Medico di Servizio, il coordinatore degli operatori sanitari responsabile dell’ambulanza e verificare la presenza di un defibrillatore semiautomatico perfettamente funzionante e pronto all’uso e di almeno una persona abilitata all’utilizzo” e ancora “La violazione dell’obbligo di cui al precedente comma comporterà: …..qualora invece detto riconoscimento non sia possibile entro l’orario previsto per l’inizio della gara, questa non sarà disputata e sarà omologata con il risultato di 0-20 a sfavore della Società ospitante cui saranno applicate anche le sanzioni di cui agli articoli artt. 18, 49 e 53 R.G.”.
Il pubblico è costretto a lasciare gli spalti, sul parquet le Stelle Alpine sono visibilmente rabbuiate e deluse di non poter scendere in campo, dopo una settimana passata ad allenarsi per cercare di dimenticare la sconfitta patita contro Canegrate. Sul fronte opposto, invece, le ragazze di Usmate festeggiano perché, grazie a questa vittoria a tavolino, la squadra brianzola è ufficialmente salva a due giornate dal termine della fase di qualificazione.
Per la Playing For Bergamo Edelweiss Albino si profila pertanto oltre alla sconfitta per 0-20 a tavolino anche una sanzione salata per quanto si è verificato. Uno stop indotto che non complica il cammino sportivo verso la fase finale dei playoff, che sono già stati raggiunti. Tuttavia, quando mancano due giornate al termine, si devono ancora stabilire le posizioni finali delle prime tre in classifica che andranno poi a prendere parte ai tre concentramenti nazionali per la promozione in serie A2.
Sabato 27 aprile l’Edelweiss Albino sarà di scena di nuovo in trasferta a Valmadrera, dove proverà a tornare alla vittoria, in attesa delle fasi finali di fine maggio-giugno.
Perplesse e deluse le Stelle Alpine con il loro coach Giuliano Stibiel (credits: ufficio stampa Edelweiss)