Matteo Andreoletti per i professionisti e Marco Bolis per i dilettanti: le panchine d’argento assegnate agli allenatori hanno, come da tradizione, contrassegnato il simbolico taglio del nastro per l’edizione numero 32 del “Memorial Mazza”. La rassegna di calcio giovanile si terrà allo Stadio Comunale di Treviglio dal 29 maggio all’8 giugno e coinvolgerà Under 16, Under 15, Esordienti, Pulcini, Femminile e Special. Saranno ben 45 le formazioni al via (un primato assoluto per la kermesse) per circa 900 atleti che, come sempre, verranno tutti premiati con una medaglia-ricordo a prescindere dal piazzamento della squadra. Tanti i volti noti presenti a “La Muratella” di Cologno al Serio per la presentazione di un appuntamento in cui, dopo due stagioni, torna l’Atalanta Under 16 con la società nerazzurra – rappresentata da Ivan Pelizzoli – che porterà anche due compagini tra gli Special, ovvero Black e Blue. Apertura con due “colonne” trevigliesi e motori del torneo come Piervincenzo Mazza e Pinuccio Redaelli, passaggi – tra gli altri – per il sindaco di Treviglio Juri Imeri, per Dario Silini (vicepresidente del CRL), per il delegato Figc di Bergamo Roberto Mazzoleni, per il presidente degli allenatori orobici Giovanni Capoferri e per il consigliere nazionale di categoria Massimo Ruggeri.
A proposito di tecnici, come detto, fari su Matteo Andreoletti – bergamasco con alle spalle una carriera come portiere iniziata nelle giovanili dell’Atalanta – che ha riportato il Padova in serie B: “Essere un bergamasco vero e puro, un lavoratore – sorride – è un qualcosa che ti porti nel bagaglio. Aver fatto la trafila nel vivaio dell’Atalanta è stato un privilegio. Con Mino Favini, con il maestro Bonifacio. Dieci anni a Zingonia, dove sono arrivato bambino e sono uscito uomo, sono stati indelebili. Con loro si imparava ad essere persone migliori, prima ancora che calciatori. A 36 anni in serie B? Essere un allenatore giovane oggi aiuta molto. Ma non dobbiamo mai dimenticare l’importanza dell’esperienza che assicurano tanti colleghi. La strategia e i numeri contano, ma senza l’aspetto umano tutto sarebbe secondario”.
Marco Bolis, premiato per la categoria dilettanti dopo la straordinaria stagione con il Rovato Vertovese (promozione in serie D vittoria della Coppa regionale e nazionale), oltre a dedicare il riconoscimento alla moglie (“non è facile stare a fianco di chi lavora nel calcio e lei lo fa da 40 anni”), anticipa il suo futuro: “Torno al Caravaggio dove ero già stato per quattro anni (dal 2016 al 2020 ndr).
I riconoscimenti agli allenatori Matteo Andreoletti per i professionisti e Marco Bolis per i dilettanti hanno rappresentato il simbolico taglio del nastro per l’edizione numero 32 del “Memorial Mazza” (credits: Pernice Editori)