L’oro che mancava. Quello inseguito, desiderato, sfiorato è finalmente nelle mani di Michela Moioli. Il coronamento di una carriera irripetibile arriva a St Moritz con il titolo iridato conquistato al fotofinish sulla britannica Charlotte Bankes. Un copione che è sembrato scritto a tavolino per far salire a mille i battiti del cuore. La 29enne alzanese, l’azzurra più vincente nella storia della tavola, confeziona il suo capolavoro in una stagione tormentata tra problemi di salute (38,5 di febbre nel giorno del terzo podio di Gudauri e riposo il secondo giorno; quinta a Montafon e ai box per il Team Event) e anche una caduta nella sessione di training in Engadina. Ma neppure una botta ha condizionato la fame di una campionessa che, nel giorno più importante, ha saputo mettere in pista tutto. A partire dalla saggezza di uscire dalla start section senza forzare e di costruire la sua gara metro dopo metro sfruttando una pista lunga e particolarmente adatta alle sue caratteristiche. Successo nei quarti davanti all’australiana Josie Baff, remake in semifinale sulla francese Julia Pereira de Sousa. Poi la finalissima con una partenza ottima mentre Pereira (bronzo) se ne andava là davanti prima della tradizionale rimonta di Bankes. Un urlo che però Michela ha ricacciato in gola alla leader di Coppa del Mondo tenendo la prima posizione e griffando un’impresa epica.
“Non ci credo, sono campionessa del mondo” ha dichiarato a caldo dopo essersi sciolta in un pianto liberatorio a caldo. E in mondovisione riecheggia anche il “Grandeeee” urlato dal direttore tecnico Cesare Pisoni, l’uomo-chiave per i trionfi della tavola tricolore.
“Non ho parole. Era una cosa che mancava, sembrava un tabù. Sono stati mesi difficili in questo inverno ma l’oro di oggi cambia tutto, da una svolta alla stagione e al mio sorriso. Ci voleva, ci voleva tanto. Per me e per tutta la squadra: è stata una stagione impegnativa e abbiamo voluto puntare tutto su questa gara. Ho cercato di fare il meglio di me e sono contentissima. Non realizzo ancora di essere campionessa del mondo, è una cosa che mi mancava e… adesso sono felice!”.
Entusiasta anche il direttore tecnico Cesare Pisoni, da anni guida della disciplina azzurra, che rende onore alla grandezza di Michela: “E’ il più grande mondiale per l’Italia nella storia dello snowboard: Michela ha raccolto il terzo oro dopo quelli arrivati nel parallelo. E’ riuscita a vincere un oro in una stagione che sembrava difficile: è la numero uno al mondo e oggi l’ha dimostrato, nonostante difficoltà e infortuni, nonostante la polmonite delle scorse settimane. E’ campionessa del Mondo: un grande merito suo e di tutto il nostro staff”.
Per la nostra, un alloro che va a far compagnia in bacheca all’oro olimpico a PyeongChang 2018 e all’argento a squadre con Omar Visintin a Pechino 2022. Brillano anche le tre Coppe del Mondo (2016, 2018 e 2020) oltre a tre bronzi mondiali (Kreischberg 2015, Sierra Nevada 2017 e Park City 2019) e tre argenti, quello individuale ad Idre 2021 e due nella competizione a squadre (nel 2019 con Omar Visintin e nel 2021 con Lorenzo Sommariva).
Nel settore maschile oro al canadese Eliot Grondin, argento al transalpino Loan Bozzolo e bronzo all’austriaco Alessandro Haemmerle davanti al compagno di squadra Jakob Dusek. Lorenzo Sommariva cade nei quarti, Omar Visintin eliminato agli ottavi.
Sabato 29 marzo, dalle 11:00, spazio alla competizione mista a squadre, con Moioli ovviamente al cancelletto a caccia di quello che sarebbe un sensazionale bis tutto d’oro.
Michela Moioli ha sbaragliato il campo sulla pista di St Moritz conquistando il metallo più prezioso che le mancava a livello iridato (Ph: Pentaphoto – FISI)