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Outdoor 18 Luglio 2025di Marco Enzo Venturini

MotoGP a Brno, ritorna Martin e spera Bagnaia

Cinque anni dopo l’ultima volta, la MotoGP torna a fare visita a un circuito storico che per ragioni soprattutto economiche era uscito dal calendario dopo un’ultima edizione datata 2020. Si tratta del circuito di Brno, storica sede del Gran Premio di Cecoslovacchia divenuto ovviamente Gran Premio della Repubblica Ceca dal 1993. Pista legata a diverse storiche imprese italiane, e che Pecco Bagnaia ha affermato di apprezzare molto pur non avendo mai avuto l’occasione di vincerci nemmeno una volta nel Motomondiale. A differenza del solito, lanciatissimo, Marc Marquez.

Bagnaia però spera forse di infilarsi nel solco creato da Valentino Rossi, per il quale Brno rappresenta qualcosa di simile a ciò che è Spa per Michael Schumacher: il luogo della sua prima vittoria (1996), del suo primo mondiale (1997, in Classe 125) e di sette vittorie in ogni categoria. Impossibile però non evocare anche Max Biaggi, che di successi consecutivi ne raccolse cinque di fila tra il 1994 e il 1998 entrando nella storia in quest’ultima occasione per un festeggiamento sulla linea del traguardo con un’impennata quasi contraria alle leggi della fisica.

Finora i trionfi di Marc Marquez sono invece tre (2013, 2017, 2019), e la netta sensazione è che questa lista sia destinata ancora una volta ad allungarsi. Il catalano può ampiamente permettersi di gestire gli 83 punti di vantaggio in classifica dal fratello Alex e i 147 su Bagnaia, ma la fame del campione non cambia mai. Pur nascosta, all’arrivo a Brno, da una certa cautela: «Non ho mai girato qui con la Ducati, ripartirò un po’ da zero anche tenuto conto delle condizioni del nuovo asfalto, che non conosciamo».

Bagnaia, dal canto suo, oscilla tra speranza e realismo. Quindi da un lato afferma di volersi rilanciare dopo il podio in Germania e di «puntare a qualcosa di più» su una pista che inserisce «tra le sue preferite». Dall’altro, al momento della conferenza stampa, aggiusta il tiro: «In passato la Ducati è sempre andata bene a Brno, e anche la Yamaha è in crescita. Io voglio dare il massimo, e lavorando bene sin dalle prime sessioni posso lottare. Intanto punto al secondo posto, quello è il primo passo. Poi vedrò se è possibile puntare anche alla vittoria».

Su una pista tecnica e difficile come quella di Brno, dove nel tempo hanno vinto mostri sacri del calibro di Hailwwod e Giacomo Agostini, Rainey e Schwantz, Doohan e Crivillé, fino ad arrivare a Stoner e Lorenzo, non poteva mancare la voce di un altro campione: quello in carica. Si tratta di Jorge Martin, che torna in pista proprio in occasione del Gran Premio della Repubblica Ceca e chiude a modo suo il «caso» Aprilia: «Resterò anche nel 2026, e sono felice di dirlo. Ma non chiedo scusa. Perché mi erano sorti tanti dubbi su me stesso, volevo provare la moto solo per poche gare e non ho potuto farlo. Ne capisco il motivo, e non volevo più proseguire questa battaglia. Poi con Bezzecchi stiamo facendo un lavoro fantastico, e penso di poter dare anch’io il mio contributo». Difficile pensare a un bentornato migliore.

Marc Marquez e Pecco Bagnaia, compagni di scuderia in Ducati, sul circuito di Brno (credits: Ducati Corse)