Per essere un campionato che ha già eletto il suo vincitore sia nel mondiale piloti che in quello costruttori, il clima della MotoGP appare decisamente elettrico. A una settimana dal Gran Premio d’Australia di Phillip Island, i motori sono pronti a riaccendersi a Sepang per il Gran Premio della Malesia. E chi si aspettava un finale di stagione svuotato di interesse è già stato smentito dal polverone che sta avvolgendo casa Ducati. Ma se nell’occhio del ciclone c’è inevitabilmente Pecco Bagnaia, arrivano nel frattempo importanti novità anche su Marc Marquez.
Se a Mandalika, in Indonesia, a pochi minuti dal suo incidente che gli ha procurato la frattura alla clavicola le parole di Marquez sembravano suggerire il suo desiderio di tornare in pista quanto prima, il prosieguo delle settimane ha cambiato in maniera radicale le sue intenzioni e anche quelle del team. Inizialmente si era infatti parlato di un suo rientro addirittura in un appuntamento ufficiale di questo campionato (magari in occasione del Gran Premio di Valencia), ma proprio all’arrivo della MotoGP in Malesia è arrivato il completo ribaltone. La Ducati ha infatti ufficializzato l’assenza del suo campione in ogni residuo appuntamento in pista fino a fine anno, inclusi i test post-stagionali. «Dovrà passare quattro settimane con il braccio completamente immobile, per poi dare il via al processo di riabilitazione. Pertanto un suo ritorno alle competizioni quest’anno è impossibile», ha comunicato la casa di Borgo Panigale. «A nostro avviso, la linea di condotta più saggia, adeguata e coerente è quella di rispettare i tempi biologici della lesione», ha aggiunto il fuoriclasse catalano.
La Ducati ha aggiunto di volersi prendere ancora tempo per comunicare il nome del suo sostituto per Portimao e appunto Valencia, anche se sono insistenti le voci secondo cui dovrebbe trattarsi del vice-campione della Superbike, Nicolò Bulega. Nel frattempo però c’è il Gran Premio della Malesia, e in assenza di Marquez bisogna aggrapparsi a Michele Pirro e Pecco Bagnaia, entrambi in colossale difficoltà a Phillip Island. Proprio il piemontese appare sempre più sconfortato nel suo rapporto con la GP25, e le sue dichiarazioni lo confermano: «Sono felice di essere a Sepang, un circuito che mi è sempre piaciuto. Vorrei avere lo stesso feeling dei test di febbraio, quando ero riuscito a ottenere buoni tempi. Però dobbiamo accettare l’eventualità di concludere il campionato in quarta o quinta posizione. Per raggiungere la terza, al momento, Aprilia con Bezzecchi sta lavorando molto meglio. Dobbiamo concentrarci e migliorare». Ma questa valutazione al ribasso include nella contesa anche Pedro Acosta, che con la sua KTM ha vissuto una stagione di grande concretezza e risultati senza ancora il vero acuto. E non a caso lo spagnolo punta ad aggiungere il suo nome ai sette che hanno già conquistato almeno un successo nel 2025: «Ho fame di vincere, ma so che cosa ci manca. Ci lavoreremo».
Il vero problema nasce però dal fatto che Acosta ha attualmente un ritardo di 41 punti in classifica da Bagnaia, e il fatto che Pecco temi un suo sorpasso in appena tre weekend di gara conferma in maniera plastica le sue difficoltà. Da casa Ducati, Gigi Dall’Igna ha certificato il tutto: «Abbiamo lavorato per tutto l’anno per fargli ritrovare fiducia. Ora come ora, però, riuscirci è impossibile». Intanto Bezzecchi si è già portato al terzo posto mondiale, ma ha rifiutato l’idea di essere il favorito a Sepang in assenza di Marc Marquez: «Non sono in testa al campionato, e quindi non sono il più forte in griglia. Non so che cosa dire a chi sostiene questo, poi nel nostro sport ci sono momenti in cui la tua competitività sale. Se riesci sempre a dare il massimo, allora puoi fare la differenza. Io sto cercando di fare questo tipo di lavoro, ma non significa che sia il più forte di tutti». L’occasione, però, è indubbiamente importante. Anche perché la voglia di vincere in Malesia è forte per molti. Incluso chi, fin qui, ha raccolto le briciole come i piloti Yamaha e Honda, a loro volta in netta crescita negli equilibri di un campionato chiuso per la prima posizione, ma tutt’altro che finito per tutti gli altri.
Pecco Bagnaia durante la sessione media sul circuito di Sepang (credits: Ducati Corse)