Nella prossima Atalanta, che inizierà a scaldare i motori dall’11 luglio a Zingonia, una delle novità più interessanti sarà il ritorno alla base dell’attaccante monzese Nicolò Cambiaghi, già convocato lo scorso anno per la prima parte del lavoro estivo con la prima squadra prima di essere ceduto ad agosto in prestito all’Empoli. Dove ha fatto benissimo, persino oltre le aspettative: 28 presenze condite da 6 gol e 2 assist e forse avrebbe potuto avere numeri ancora più interessanti senza un infortunio muscolare a frenarlo tra marzo e aprile. Nazionale under 21, monitorato dal ct Mancini, il 23enne brianzolo è un giocatore in rampa di lancio dopo il suo terzo anno da professionista: nel 2020-21 la prima stagione in B con la Reggiana, dopo aver conquistato due titoli nazionali consecutivi con la Primavera nerazzurra e aver disputato anche la Youth League. Poi dai granata emiliani al Pordenone, con 7 gol con i friulani. La stagione a Empoli gli ha fatto salire un gradino ulteriore, in una scalata che ricorda grosso modo quella del conterraneo Matteo Pessina che l’Atalanta aveva prestato prima in B allo Spezia e a seguire in A al Verona per poi riportarlo a Zingonia a 23 anni, nell’anno dell’esplosione grazie al lavoro con Gasperini. Cambiaghi ha la stessa età che aveva Pessina nel 2020, viaggia verso i 23 anni (li compie il 28 dicembre), quell’età di mezzo per un calciatore in cui si perde l’etichetta di giovane e si diventa grandi. Gasperini lo aspetta, per plasmarlo dopo avergli dato i primi rudimenti tattici la scorsa estate: giocherà a sinistra, alternativo a Lookman, ma chissà che non possa poi avere anche un utilizzo da trequartista. Ha piedi buoni, ha visione di gioco, ha già dimostrato di saper inquadrare la porta: lo sta cercando il Torino ma l’Atalanta non ha intenzione di privarsi del talento di Cambiaghi.
Nicolò Cambiaghi con la maglia dell’Empoli ha segnato sei reti nella passata stagione (credits: empolifc.com)