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Outdoor 7 Dicembre 2025di Marco Enzo Venturini

Norris è campione, a Verstappen la vittoria non basta

La Formula 1 consacra un nuovo campione del mondo in una domenica che alla fine non regala nessun reale colpo di scena, ma che si sviluppa sul filo di una tensione assoluta sublimata alla fine nel grande sollievo e nella consacrazione del vincitore del campionato. Si tratta di Lando Norris, che al Gran Premio di Abu Dhabi raccoglie esattamente ciò che gli serviva: il terzo posto alle spalle di Max Verstappen, nuovamente vincitore, e del compagno di squadra Oscar Piastri. Alla fine i punti di vantaggio rispetto al fuoriclasse olandese della Red Bull restano solo 2: quanto basta per conquistare l’iride.

E dire che, per buona parte della gara, la sensazione è che in McLaren si accetti di prendersi troppi rischi. Anzi: quasi si sospetta che al muretto papaya abbiano nuovamente pasticciato. In partenza Verstappen, per l’ennesima volta in pole position, chiude subito con aggressività i due rivali e mantiene la testa. Alle sue spalle Piastri non sembra per nulla convinto di voler indossare i panni dello scudiero, men che meno del valletto. E prima ancora che il giro inaugurale della gara di Yas Marina termini, svernicia Norris. Che sembra non fare nulla per evitarlo. Certo: il terzo posto gli va bene. Ma è l’ultimo disponibile. E in quarta posizione, un po’ a sorpresa, Charles Leclerc è al volante di una Ferrari estremamente competitiva e minacciosa. Tanto da restare negli scarichi della McLaren numero 4, con la sensazione di poterla attaccare da un momento all’altro.

Serve mettere a punto una strategia che metta al riparo Norris da qualunque, possibile colpo di scena. E al team principal della McLaren, Andrea Stella, probabilmente saranno tornati in mente i fantasmi del 2010. All’epoca era proprio lui l’ingegnere di pista in Ferrari di Fernando Alonso, chiamato a imitare le strategie di Mark Webber per contendergli un mondiale poi finito in carrozza tra le mani dell’altra Red Bull di Sebastian Vettel. Eppure in pista questo 2025 ricalca ciò che avvenne 15 anni fa, con esito però opposto. Lando copia infatti i pit stop di Leclerc che lo segue (si ferma quindi due volte, al 16° e al 41° giro), ignorando ciò che succede davanti a lui. Cioè che Verstappen non si ferma e domina la gara. E che Piastri ha una strategia completamente diversa: gomme hard prima e unica sosta al giro 42. Cioè quando l’altra McLaren ne ha già fatte addirittura due.

Questo tipo di decisioni da parte del suo muretto tiene Norris costantemente sul filo del baratro, e in alcuni momenti del Gran Premio di Abu Dhabi anche oltre. Ci sono infatti fasi di gara in cui il sorpasso mondiale di Verstappen è virtualmente cosa fatta, ma alla fine tutti i tasselli tornano al loro posto. Non che Norris non faccia nulla per meritarselo: di fatto le azioni più spettacolari in pista, nella domenica che lo issa sul trono del mondo, sono proprio le sue. Come il doppio sorpasso in simultanea su Stroll e Lawson al 19° giro, o il coraggioso attacco sulla seconda Red Bull di Yuki Tsunoda al 23°. Che crea qualche ulteriore palpitazione: la sua monoposto finisce infatti brevemente sotto investigazione da parte dei commissari di gara, prima che arrivi la decisione che non ci saranno penalità.

Si arriva quindi con il cuore in gola fino al traguardo, sapendo che qualsiasi scossone potrebbe cambiare il destino del titolo. Ma non succede: Lando Norris si laurea 35esimo diverso campione del mondo della storia della Formula 1, interrompendo il dominio di Max Verstappen per la prima volta dal 2021 e restituendo un titolo piloti alla McLaren per la prima volta dal 2008. Piastri diventa il primo protagonista di un campionato a non averlo vinto dopo averlo condotto per quindici gare. E la Ferrari chiude con una nota positiva: il quarto posto di un Leclerc che per una domenica surclassa la Mercedes di George Russell quinto ma lontanissimo dietro di lui. Ottavo Lewis Hamilton, ma dopo una domenica aggressiva e ricca di sorpassi. La speranza è che il futuro presenti tinte rosse ben più lucenti di quelle viste nel 2025. E che il ritorno in pista della prossima stagione cancelli delusioni e polemiche, ma conservi il bello che quest’anno ha regalato. E ci restituisca tutto ciò che della Formula 1 rappresenta la colonna dorsale, a cui nessuno vuole davvero rinunciare.

Lando Norris sul podio dell’ultimo gran premio della stagione 2025 (credits: McLaren)