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Outdoor 27 Ottobre 2025di Marco Enzo Venturini

Norris vince in Messico e supera Piastri, Leclerc e Ferrari secondi

Una stagione già apertissima si infiamma, se possibile, anche di più. E entrambe le classifiche mondiali vivono un sorpasso di importanza capitale, di cui sono protagonisti i primi due piloti sotto la bandiera a scacchi di un palpitantissimo Gran Premio del Messico: Lando Norris, dominatore della domenica mesoamericana e nuovo leader del campionato di Formula 1 per i piloti, ma anche un leonino Charles Leclerc che grazie al suo secondo posto conquistato ai danni del solito, arrembante Max Verstappen permette alla Ferrari di controsorpassare la Mercedes nella classifica dei costruttori. In entrambi i casi, peraltro, tutto balla per un solo punto.

Limitare l’elenco dei protagonisti sull’Autodromo Hermanos Rodriguez ai soli Norris e Leclerc sarebbe però riduttivo per lo spettacolo che è stato in grado di regalare un Gran Premio di Città del Messico destinato a diventare una delle gemme del 2025 del motorsport. Lo spettacolo inizia già alla partenza, con Norris, Leclerc e Hamilton in grado di mantenere le tre posizioni di vertice già guadagnate in qualifica, mentre alle loro spalle spunta un incredibile Verstappen che tenta di sopravanzarli tutti e tre all’esterno. La manovra, fin troppo coraggiosa, costringe il campione della Red Bull a una lunga escursione nell’erba, affrontata però con l’acceleratore premuto e in totale sottosterzo con il risultato di perdere davvero poco tempo. Così l’olandese al settimo giro tenta nuovamente di passare Hamilton, che a sua volta va largo: ne scaturisce una bagarre che favorisce l’altro grande eroe di giornata, Oliver Bearman. Il ventenne della Haas, tuttora in orbita Ferrari, ne approfitta per superare lo stesso Max oltre che entrambe le Mercedes, e davanti a queste ultime resterà fino al traguardo (dove sarà addirittura quarto). In ombra appare invece Oscar Piastri, che da settimo in griglia si ritrova nono e solo dopo 11 giri guadagna una posizione salendo ottavo.

Tra tutte queste emozioni e questo coraggio, l’unico a pagare realmente dazio è uno sfortunatissimo Lewis Hamilton. L’inglese, autorevolmente terzo e ancora a caccia del suo primo podio in Ferrari, è l’unico dei top driver a subire una penalità dopo questa girandola di battaglie: i dieci secondi da scontare ai box lo faranno precipitare in un’anonima quanto immeritata ottava posizione. Chiunque altro, però, può ambire a fare compagnia sul podio a un Norris in fuga e in controllo totale. Lo dimostra il fatto che in pista si vedono ben tre diverse strategie di pit stop tra i primi della classe. La più azzardata sembra quella di Verstappen, unico a partire con gomme a mescola media per poi concludere con le soft. Ma la sua efficacia si confermerà negli ultimi giri.

Chi sembra invece optare per la tattica più conservativa, la stessa del leader Norris, è Leclerc. A posteriori, invece, si rivela la più coraggiosa. Partito con gomma morbida come tutti gli altri big (Red Bull a parte), la Ferrari numero 16 monta le medie al giro 32 su 71. Si ritroverà quindi a correre quasi quaranta giri con gli stessi pneumatici, mentre chi lo segue sceglie la strategia del doppio pit stop. Non Verstappen, che si ferma al 38° giro e con le soft vola. Il duello tra i due si infiamma però solo a tre giri dalla fine, con il monegasco che per una volta è premiato anche dalla fortuna: la Virtual Safety Car comminata per un guasto alla Williams di Carlos Sainz gli permette di evitare l’ultimo attacco della Red Bull, potenzialmente letale.

Questo secondo posto aiuta la Ferrari a tornare seconda forza del mondiale dietro la McLaren e davanti di un solo punto alla Mercedes, che sicuramente non aiuta sé stessa in Messico. Nella fase decisiva della gara, con Antonelli negli scarichi di Bearman e seguito da Russell a sua volta incalzato da Piastri, Kimi è costretto a cedere la posizione al compagno dopo la sua incessante richiesta al team durata minuti e minuti. Mai decisione fu peggiore per le Frecce d’Argento, che alla fine taglieranno il traguardo sesta e settima: entrambe alle spalle di entrambi gli avversari con cui erano in bagarre, regalando punti importanti al Cavallino.

I più importanti, in prospettiva, potrebbero però rivelarsi quelli guadagnati da Piastri nello spettacolare sorpasso ai danni di Russell. L’australiano subisce il sorpasso iridato dal compagno Norris, che però ora lo precede di 1 punto invece che di 3. E chissà che questo dettaglio non possa rivelarsi decisivo a fine stagione. Verstappen permettendo, dato che l’olandese intanto è a -36 dalla vetta. E il suo divario sarebbe stato anche inferiore senza l’eroica difesa del secondo posto da parte di Leclerc. Che però, a sua volta, regala un altro +1: quello della Ferrari sulla Mercedes.

Lando Norris con il trofeo del vincitore del Gran Premio del Messico (credits: McLaren)