Quando si inizia con una sconfitta la nuova esperienza da allenatore, ci si chiede cosa non ha funzionato e quali siano le cose da salvare. Raffaele Palladino, all’esordio sulla panchina dell’Atalanta nello stadio non lontano da dove è nato, ha provato ad analizzare come e perché è maturato il 3-1 che ha fatto tornare il sorriso in casa del Napoli.
“Avevamo messo Pasalic nella posizione di trequartista, ma non siamo stati bravi a metterlo in condizione di darci una mano nel palleggio – ha detto ai microfoni di SkySport – Non abbiamo interpretato bene il primo tempo, anche per merito anche degli avversari. Dispiace perché il terzo gol si poteva evitare. Però portiamo a casa un secondo tempo molto positivo”. A Palladino è piaciuta la reazione della squadra, il carattere mostrato nel secondo tempo, quando poteva scapparci il 3-2 che avrebbe riaperto la partita. E le occasioni ci sono state. “Dobbiamo lavorare, lavorare tanto. Abbiamo avuto poco tempo per stare insieme. Ci sono cose da migliorare e cose positive che portiamo a casa – ha aggiunto Palladino, sottolineando come l’ingresso di Scamacca abbia cambiato l’inerzia della partita. “Gianluca è entrato con lo spirito giusto, mi è piaciuto così come l’atteggiamento di tutta la squadra nel secondo tempo, affrontato con grande coraggio. Come se nel primo tempo non fosse successo nulla, quindi ripartiamo da qui, da questo carattere, da questo furore. La squadra ha fatto tanto volume di gioco, ma bisogna ritrovare l’intensità che è mancata in questo periodo. I ragazzi lo sanno e si stanno applicando. Sono dei veri soldati”. Insomma, al di là della sconfitta e per come è maturata, il bicchiere è sempre mezzo pieno. Palladino si appella, giustamente, al lavoro, considerato che ha avuto a disposizione tutta la squadra solo 48 ore prima della partita giocata a Napoli. Il punto di partenza, ovvero di ripartenza, non può che essere quanto visto nel secondo tempo. Che servirà innanzitutto per preparare la trasferta di Champions League in casa dell’Eintracht Francoforte.
Raffaele Palladino allo Stadio Maradona di Napoli (Ph: Alberto Mariani)





