Rammarico per la sconfitta ma testa già alla prossima partita in casa contro la Roma. Questo emerge dalle parole di Raffaele Palladino nella conferenza stampa del post partita di Atalanta-Inter 0-1. “La cosa che dobbiamo imparare e capire è che contro queste squadre i dettagli fanno la differenza. Bisogna fare la partita perfetta, cercare di non concedere nulla e alla minima occasione cercare di colpire – ha dichiarato il mister -. Gli episodi hanno spostato il risultato finale. O vinci o impari, e oggi impariamo questa lezione e ce la portiamo a casa e in maniera costruttiva analizzeremo in cosa migliorare”.
L’allenatore si è detto comunque soddisfatto dei suoi: “Ho trovato risposte importanti che volevo” ha detto. Il gol di Lautaro è stato causato da un errore di Djimsiti, ma Palladino ci tiene a sottolineare che non condanna assolutamente l’errore individuale, che può capire e bisogna accettarlo. “Djimsiti l’ho abbracciato a fine partita. Ci abbiamo provato fino all’ultimo e abbiamo giocato contro una squadra forte. Abbiamo preparato la partita in maniera diversa visto l’andamento degli ultimi anni. Bisogna archiviarla, accettare, perché prossima la partita affronteremo la Roma e vogliamo riscattarci”. Sono state diverse le occasioni per l’Atalanta di andare inizialmente in vantaggio, ma i gol sono stati annullati per fuorigioco, e poi di pareggiare all’88’ con Samardzic. “Dobbiamo accettarlo e non dimentichiamoci che nelle ultime 9 partite abbiamo fatto 6 vittorie. Stiamo andando avanti con la nostra scalata” ha sottolineato l’allenatore dell’Atalanta. Quello che è mancato, in particolare, sono stati gli ultimi metri. “Siamo stati sterili – ha dichiarato -. Abbiamo cercato poco la palla sul piede e poca l’individualità nell’1-1. Non era facile entrare nella difesa dell’Inter”. Su quest’ultima, Palladino ha evidenziato che nel primo tempo il piano gara è stato rispettato, ma serviva maggiore intensità.
Parlando dei singoli, su Zappacosta, uscito dopo aver sentito indurirsi il flessore, il mister ha detto di aver preferito sostiturirlo avendo già fuori Bellanova. “Ho preferito mettere Musah perché quel ruolo già lo ha fatto”. Su Musah, Palladino ha riconosciuto in lui la duttilità. “A me piace e si applica in tutto quello che gli chiedo. Può giocare da centrocampista, da esterno, da quinto. Abbiamo chiuso con il 4-2-3-1 e l’ho fatto giocare da quinto e da terzino basso”. Su Djimsiti ha riconosciuto l’aver fatto una grande partita, nonostante l’errore tecnico. E, infine, ha dichiarato che “Scalvini è stato in ballottaggio fino alla fine. La partita non ha permesso il suo inserimento, ma arriverà il suo momento”.
In conclusione, Raffaele Palladino ha apprezzato l’atteggiamento dei suoi in campo: “A me è piaciuta la mentalità della squadra, che ci ha provato fino alla fine con coraggio e orgoglio. Volevamo dedicare una vittoria a Pasalic, che viene da un momento delicato. Non ce l’abbiamo fatta, ma la squadra ha dato tutto”.
Palladino in panchina mentre dispone il modulo 4-2-3-1 (Ph: A. Mariani)





