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Calcio 11 Dicembre 2025di Fabio Gennari

Palladino per un mese ha una soluzione in meno sulle corsie

Raoul Bellanova fuori almeno 1 mese e balletto degli esterni che ora coinvolgerà tutti e 3 gli effettivi rimasti più Musah, adattabile in quella posizione come già faceva con il Milan. Il laterale ex Torino, uscito dalla gara di Champions contro il Chelsea dopo appena 17 minuti, è stato sottoposto da accertamenti e l’Atalanta ha fatto sapere che il ragazzo soffre per una “lesione muscolare di grado fra il primo e il secondo del bicipite femorale destro”. Tradotto in giorni di recupero, siamo intorno a quota 30 e quindi è ragionevole pensarlo nuovamente in campo tra Torino (10 gennaio) e Pisa (16 gennaio). 

Ora che un titolarissimo di Palladino è ai box, che soluzioni ci sono? Va detto che con 7 partite in 36 giorni da qui all’Athletic Bilbao (21 gennaio) non c’è un carico particolarmente elevato di impegni in pochi giorni, quindi i recuperi e le forze si possono gestire. Ecco perché Zappacosta a destra e uno tra Zalewski e Bernasconi a sinistra (con la scelta legata ai compiti più o meno offensivi che il tecnico vorrà assegnare) sono la soluzione più semplice da ipotizzare con l’alternativa Musah tutta da vedere. L’americano, quando giocava nel Milan, ha ricoperto in diverse occasioni quel ruolo quindi va considerato come un’alternativa concreta sull’out di destra. 

Bellanova, protagonista l’anno scorso di una stagione da record con 11 assist tra Torino (2) e Atalanta (9) in campionato, per una serie di gol provocati o favoriti di grande livello, quest’anno non sta strappando grandi consensi per le sue prove ma va ribadito che parliamo di un ragazzo che è comunque nel giro della Nazionale Italiana. Certo, i più attenti osserveranno che la Dea ha anche Palestra in prestito a Cagliari ma è giusto sottolineare come il classe 2005 in prestito ai sardi rappresenta una grande opzione, ma per la prossima stagione. Ora Palestra ha bisogno di giocare, magari anche sbagliare ma soprattutto di crescere. Quindi lasciamolo in Sardegna e pensiamo a lui solo da luglio in avanti. 

L’espressione di Raoul Bellanova all’uscita dal campo dopo poco più di un quarto d’ora di gioco della partita con il Chelsea (Ph: A. Mariani)