Palomino stop di tre settimane

Fabrizio Carcano |

La Dea perde almeno per almeno tre settimane il suo ministro della Difesa, Jose’ Luis Palomino, uscito dolorante domenica sera dopo 14 minuti durante la sfida stellare contro la Juventus. 

La diagnosi, dopo una serie di esami approfonditi, parla di una lesione di primo grado al muscolo fasciale del bicipite femorale sinistro.  Tempi di recupero stimati tra le tre e le quattro settimane, per il cui il 33enne centrale tucumano non sarà disponibile contro la Sampdoria, poi al Meazza contro l’Inter in Coppa Italia e poi nelle successive trasferte contro Sassuolo e Lazio. 

Giocherà da centrale Merih Demiral, ma la coperta difensiva si accorcia esattamente come accaduto tra agosto e novembre, quando il tucumano era sospeso cautelarmente dall’antidoping.  Per il prossimo mese Gasperini avrà cinque difensori per tre posti, con il rischio di altri infortuni o squalifiche. Coperta che diventerebbe cortissima se Caleb Okoli dovesse andare in prestito alla Cremonese fino a giugno.  È una riflessione in corso: il 21enne vicentino non gioca da novembre, inutilizzato anche in Coppa Italia, e tenerlo in panchina rischia di rallentarne la crescita agonistica. Da qui l’idea del prestito ai grigiorossi con cui la scorsa stagione ha conquistato la promozione in serie A: nella squadra di Ballardini giocherebbe titolare nel girone di ritorno. Lo stop di Palomino, però, ha frenato la trattativa. Un’Atalanta lanciata nella corsa europea senza Okoli avrebbe solo Djimsiti come alternativa difensiva nel prossimo mese. Troppo poco, troppo rischioso. 

Vero che ci sarebbero Soppy, Ruggeri e Zortea adattabili da difensori, volendo anche Hateboer, ma perché privarsi di un centrale di ruolo come  Okoli che peraltro ha anche fatto bene quando ha giocato da titolare nei primi tre mesi del campionato? 

Riflessioni in corso, la parola finale spetta a Gasperini che ogni giorno in allenamento vede Okoli e valuterà al meglio cosa sia più opportuno per la sua crescita e maturazione, se restare a Bergamo, anche se con meno spazio, o farsi un girone di ritorno ad ampio minutaggio a Cremona per poi tornare a giugno in nerazzurro. 

Josè Luis Palomino in azione nei primi minuti della sfida con la Juventus (Ph: A. Mariani)

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